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VIDEO. Si delinea il nuovo Ospedale ‘dei Marsi’: sorgerà accanto al vecchio presidio

 [KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/11/AvezzanoNuovoOspedale_thumb166.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AvezzanoNuovoOspedale.mp4[/KGVID] Per ora, l’edificio sanitario, mattone dopo mattone, è vivo e vegeto solo nei pensieri degli abitanti del territorio. La scommessa, questa volta, è quella di concretizzarlo in poco tempo, tre anni al massimo. «Arrivare non solo alla creazione dell’Ospedale della Marsica, ma anche difendere i servizi ed i reparti della nostra Comunità: questa è stata, in questi mesi, la vittoria di tutti. E’ stata difesa, in breve, la sanità dei cittadini». Edizione straordinaria del Consiglio comunale, nella giornata di ieri, ad Avezzano. Amministratori, primi cittadini, operatori sanitari e rappresentanti della Regione riuniti tutti sotto un unico tetto: quello del futuro ospedale della Marsica, come è stato ampiamente sottolineato dal primo cittadino Giovanni Di Pangrazio e dagli astanti. E’ stato licenziato un solo punto all’ordine del giorno, ma, senza dubbio, si è trattato di un punto di importanza fondamentale per il territorio marsicano, ago della bilancia della sua crescita sociale ed effettiva.

Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ha rimarcato, all’apertura dei lavori del Consiglio comunale straordinario, il fatto di come, quella approvata ieri, «sia stata una delibera che ha riassunto ciò che sta succedendo, ciò che deve essere fatto e quello che i nostri concittadini ci chiedono. Il gruppo di lavoro per la progettazione del Nuovo Ospedale è stato coordinato da Nicola Pisegna, con la delega a Italo Cipollone per seguire la realizzazione. Il ministro Lorenzin, dal canto suo, – ha continuato il sindaco – si è detto essere vicino alla città di Avezzano e alle questioni della sanità marsicana. La nostra emodinamica H24, ad esempio, è stata definita la quinta in Abruzzo: noi tutti ci siamo battuti per mantenere i servizi di eccellenza attivi nella nostra Marsica».

Il nuovo Ospedale ha preso spunto dalle ipotesi e dalle idee di molti attori del territorio, non fermandosi affatto ad una logica centrica. Un’aula consiliare gremitissima, ieri, colma del senso più stretto di Marsica, ha salutato, quindi, il via libera alla scelta dell’area di costruzione, approvata con una delibera attraverso il dettato della quale è stata formalmente individuata anche la zona. All’assessore al Patrimonio della città di Avezzano, Angelini, è stato assegnato il ruolo di esporre, nel dettaglio, il contenuto della delibera. «Oggi – ha esordito – è la prima volta che il Comune di Avezzano è chiamato a pronunciarsi concretamente sulla nascita del nuovo Ospedale dei Marsi. Il tutto è partito nel mese di giugno del 2011, da un’iniziativa della Regione Abruzzo, la quale ha ipotizzato un accordo di programma per la nascita di questo Ospedale regionale. Il Comune di Avezzano diede, allora, tempestivamente la propria disponibilità, individuando un’area per la sua realizzazione, adiacente alla Caserma dei Vigili del Fuoco. Tutto questo iter, però, è stato congelato per 4 anni, fino alla delibera del 30 dicembre dell’ex direttore generale, con la quale comunicò definitivamente l’approvazione di questo studio di fattibilità. Così si è arrivati alla delibera stessa della scorsa settimana.  L’area individuata ha un’ampiezza di circa 70 metri quadri ed è coperta da uso civico in parte, con delle differenziazioni fra demanio libero, demanio proposto per la reintegra e terreni oggetto di altre disposizioni. Per quanto riguarda, il demanio libero, – ha continuato l’assessore – è già in pubblicazione la richiesta alla Regione per il cambio di destinazione d’uso di questi terreni, che ammontano a circa 40 mila metri quadri in totale. I 20 mila metri quadri restanti, invece, sono in demanio proposto per la reintegra. Gli occupanti avevano, comunque, già richiesto il cambio di destinazione d’uso, riconoscendo anzitempo la demanialità civica di quei terreni. Inoltre, gli atti di trasferimento dei terreni in questione, sono successivi alla verifica demaniale del 2003. Un’altra quota di terreni, invece, – circa 18 mila metri  quadri – dovrebbero essere soggetti ad esproprio. Oggi, con questo atto deliberativo, noi, sostanzialmente, diamo senso a due azioni: facciamo proprie le richieste della Asl, dando la nostra disponibilità su queste aree, e richiediamo il cambio di destinazione d’uso per il demanio libero, i 40 mila metri quadri, chiedendo, infine, la reintegra dei 20 mila metri del demanio sottoposto a reintegra. A fronte della delibera, abbiamo creato un bel gruppo di lavoro fra Patrimonio ed Urbanistica, proprio per far sì che, in questo percorso, si evinca la massima celerità».

Chiude il cerchio delle soddisfazioni, l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, ospite speciale e d’onore della seduta comunale di ieri. «L’obiettivo principale che noi dovevamo raggiungere come Governo regionale e che, a mio avviso è stato assolto, è stato quello di aumentare e di incrementare il valore dell’appropriatezza da parte del nostro sistema sanitario dell’assistenza erogata, mantenendo, al tempo stesso, gli equilibri del sistema sanitario in toto, cioè, facendo in modo che non esso esplodesse ma che garantisse l’incremento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria, in presenza, comunque, di un equilibrio del sistema dal punto di vista anche economico: e questo obiettivo è stato raggiunto, anche se è difficile raccontarlo, proprio perché potrebbe porgere il fianco a molte strumentalizzazioni. Avendo fatto queste scelte savie, quindi, abbiamo raggiunto obiettivi sui valori della salute, molto significativi, come, a breve, riveleranno e testimonieranno gli indicatori del Ministero della Salute, pubblicati e resi noti fra qualche giorno al massimo».

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