[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/06/05_06_17_SAES_GETTERS_TANGREDI_thumb161.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/05_06_17_SAES_GETTERS_TANGREDI.mp4[/KGVID] Lavorare per vivere; anzi, no: vivere lavorando degnamente. 31 maggio 2017, una data, questa, che rimarrà scolpita a lungo nelle pareti meccanizzate dell’azienda lavoro-centrica Saes di Avezzano, un’impresa che, per anni, è stata polmone vivo, vigile e produttivo del tessuto economico e propositivo del territorio abruzzese. Otto anni fa, però, il primo sentore della crisi: oggi, invece, 5 giugno, la rinascita.
Il 31 maggio scorso, infatti, è stato siglato ufficialmente, l’accordo che ha sospinto fuori dal pericolo i lavoratori, chiudendo con tre mesi di anticipo i loro contratti di solidarietà. «Gli altri lavoratori – afferma Antonello Tangredi, segretario Fim-Cisl – sono stati accompagnati con varie forme di ammortizzatore sociale fino alla quiescenza, e questo è un risultato che premia tutta la squadra. Stando, comunque, ai carichi di lavoro che ha indicato l’azienda recentemente, c’è appiglio – continua il sindacalista – per l’apertura di un possibile fronte di rafforzamento in termini produttivi, ma da qui a quantificare quante assunzioni e per quanto tempo, ne passerà ancora di acqua fresca sotto ai ponti del futuro», conclude.