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VIDEO. Appalti luce nella Marsica, Tedeschi convoca la stampa: «Non conosco questo sistema, ecco ciò che so»

[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/05/20_05_17_TEDESCHI_APPALTI_MARSICA_thumb255.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/20_05_17_TEDESCHI_APPALTI_MARSICA.mp4[/KGVID] Il figlio di 17 anni, Simone, gli ha intimato affettuosamente, qualche tempo fa, di non dimettersi dalla sua carica di primo cittadino. «Se ti dimetti – gli ha detto – significa che hai qualcosa da nascondere». Il gioco affaticante e scandaloso dell’accusa, un gioco tagliente per le vite attive di molti territori amministrati e dei loro primi amministratori, relativo agli appalti ‘pilotati’ della pubblica illuminazione, è stato messo in moto dalle dichiarazioni di Angelo Capogna, imprenditore della Provincia di Frosinone e rappresentante legale della società Saridue Srl, che ha scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora, ancora, però, tutto da dimostrare. L’inchiesta mossa dalla Procura di Avezzano vedrebbe in Tedeschi, attuale sindaco di Cerchio, uno dei tre perni attorno a cui ruoterebbe il meccanismo dell’associazione a delinquere in cui sarebbe stato presente lo stesso Capogna e che avrebbe, appunto, avuto il ruolo di ‘macchiare’ le procedure di gara per la pubblica illuminazione indette dai Comuni di Avezzano, Trasacco, Ortucchio, Villavallelonga, Collelongo, Castellafiume e Celano.

«Per quanto ho potuto accertare io – ha affermato Tedeschi – durante il 2009 erano già presenti delle gare effettuate. Io, allora, non lo conoscevo (il Capogna Ndr.). Con lui decido di stipulare una formale convenzione a dicembre del 2009; ad aprile, però, non mi produce nulla, allora decido di avanzare l’integrazione di convenzione. A luglio del 2010, però, arrivo a fare il decreto ingiuntivo e lo deposito presso il Tribunale di Avezzano, esecutivo il 7 ottobre per l’esattezza. Esiste, ad esempio, un Comune dove io non sono mai andato a parlare di questo argomento e che, invece, il Capogna dice di averlo raggiunto proprio tramite me: si tratta del Comune di Trasacco. Lui coinvolge, in questa storia, una lunga lista di persone, di tutti i generi. Io vi prego di soffermarvi, comunque, su un aspetto prioritario: i fatti sono risalenti al 2009. A luglio del 2010, io interrompo tutti i rapporti con lui: se fossero state tangenti, mi chiedo, voi pensate davvero che io avessi potuto fare un decreto ingiuntivo? Io vengo ascoltato, comunque, da altre autorità il 24 maggio del 2013, le quali mi fanno fornire le copie dei contratti attivi, le copie delle fatture, le copie del decreto e la relazione delle attività svolte. In questa relazione, non vi è presente alcun collegamento con nessuno dei Comuni che oggi sono oggetto di conclusione delle indagini. Nel 2013, avrei forse potuto già sapere di questa indagine se la denuncia verrà fatta, poi, nel 2015?».

 

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