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Una gita al Gran Sasso per il borgo di Castelli

“E vanno gli uomini a contemplare le cime dei monti e trascurano sé stessi” (Le Confessioni, Sant’Agostino). Domenica 18 dicembre, la Compagnia delle Guide del Gran Sasso organizza un’affascinante escursione del Fondo della Salsa, situato ai piedi della monumentale parete nord del Monte Camicia, facente parte del gruppo del Gran Sasso.

«L’escursione, organizzata dalle Compagnia delle Guide del Gran Sasso si colloca nell’ottica della manifestazione ‘Castelli nel cuore, una palla di Natale per l’arte’, evento che si prefigge l’obiettivo di riaccendere le luci su una cittadina che è culla della ceramica artistica italiana», spiega Ivan Melarangelo, accompagnatore di media Montagna e membro della Compagnia.

Si tratta, quindi, di un’iniziativa di estrema solidarietà, rivolta ad aiutare, anche se nel suo piccolo, un paese, come Castelli, pesantemente danneggiato dallo sciame sismico iniziato da agosto, e già provato dal terremoto nel capoluogo abruzzese. «La manifestazione ‘Castelli nel cuore’, voluta ed organizzata dal Comune e dai commercianti della cittadina, ci è sembrata l’occasione giusta per proporre una piacevole gita in montagna con l’obiettivo principale di attirare turisti nella zona», continua l’accompagnatore. «Così, spontaneamente e senza nessun tipo di accordo con le istituzioni, abbiamo deciso di organizzare l’escursione in concomitanza con la manifestazione».

La gita in montagna, infatti, si svolgerà in una zona limitrofa a Castelli, nel famoso e suggestivo Fondo della Salsa. «La bellezza del luogo è dovuta, soprattutto, al nevaio perenne che noi ammireremo durante l’escursione. La vista, poi, sarà ancora più bella perché dominata dalla maestosità del Monte Camicia», precisa l’uomo. L’escursione, classificata secondo un basso grado di difficoltà, con un dislivello di 400 metri, per una durata massima di 4 ore, prevedrà, poi, la visita alla chiesa campestre di San Donato, meritevole dell’appellativo di ’Cappella Sistina della maiolica italiana’, a fronte del suo meraviglioso soffitto costituito da ben 780 mattoni votivi decorati».

Infine, ovviamente, è prevista anche la tappa a Castelli, il quale borgo sarà raggiunto proprio nel cuore della manifestazione. «La speranza è che tutti i turisti che parteciperanno all’evento, possano acquistare le celebri palle di Natale castellane, come segno d’amore e di vicinanza non solo all’arte, ma, anche e soprattutto, a chi, in questo momento, è in netta difficoltà». Sarà un tentativo di «incontrare un’altra realtà, tentando di collaborare con essa per aiutarla. Castelli è piena di botteghe artigiane chiuse perché non più agibili: i danni riportati dagli edifici, poi, sono molteplici; guadagnare, anche se solo attraverso la vendita di qualche palla natalizia, potrebbe significare anche riportare un po’ di serenità a chi l’ha persa, da quando il mondo ha ripreso a tremare, dopo il disastroso terremoto del 2009».

Il borgo autentico di Castelli è uno scrigno d’arte dell’Abruzzo teramano. Lottare per tutelarlo è un dovere civico e morale: l’allegria che vivacizzava le oramai vecchie botteghe d’artigianato è la medicina necessaria, oggi. Oggi che il tempo s’è fermato e il ritmo s’è sopito. Oggi che si prega collettivamente affinché si torni a realizzare la più genuina forma d’arte umana: il sorriso.

 

Foto di: www.auaa.it

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