«Sono nato e cresciuto in Toscana da genitori napoletani. Ora vivo a Roma. Il mio nuovo disco, però, ha il sapore trasaccano. Tutte le mie canzoni, infatti, sono state registrate in questo splendido Comune marsicano, e, inoltre, uno dei più conosciuti bar è stato al centro del videoclip di una delle mie canzoni».
‘Ha ragione Oscar Wilde’ è il nome del nuovo pezzo musicale girato all’interno di un bar trasaccano. Andrea Libero Cito, un giovane cantante immerso nel mondo delle armoniose note musicali, oramai da una vita, sta per lanciare nel commercio il suo nuovo disco. La particolarità che cattura l’attenzione dei marsicani, però, sta sicuramente nel tocco trasaccano, il quale si è fatto sentire durante la produzione della compilation.
Perché la carriera musicale del giovane si sia intrecciata con la ricca storia che contraddistingue il Comune di Trasacco, Andrea Libero Cito lo spiega durante un’intervista alla Redazione di InfoMediaNews.it: «Il mio vivere di musica, in particolar modo, attraverso il violino, da sempre mia principale vocazione, mi ha spinto ad andare oltre. Non averei mai pensato di iniziare a scrivere canzoni, ma quando ho fatto il primo passo, ho ricevuto subito numerosi complimenti da parte di chi, oggi, mi ha permesso di realizzare il disco. Fabio Colella, – continua il giovane cantante dai mille propositi – oltre ad essere un ottimo batterista è stato anche il mio produttore. Essendo lui originario di Trasacco, abbiamo registrato le canzoni nel suo studio, situato, per l’appunto, nel Comune marsicano».
Il passaggio tra il registrare a Trasacco il disco musicale ed il girare un intero video di una canzone all’interno di uno dei più conosciuti bar, è avvenuto in un attimo. Andrea Libero Cito, infatti, racconta: «Lo studio di registrazione si trovava accanto al bar ‘Baraonda’. Tra una registrazione ed un’altra, allora, i nostri pomeriggi di lavoro erano intervallati da pause caffè proprio all’interno di quel locale. L’idea – conclude – è venuta quindi un po’ da sé, nulla è stato programmato».
‘Ha ragione Oscar Wilde’ con 1713 visualizzazioni registrate in sole 3 settimane, ha riprodotto nel suo video uno dei temi che interessa personalmente l’immagine professionale di Andrea. All’interno del pezzo, infatti, il cantante ha voluto inserire un celebre aforisma di Oscar Wilde: ‘Sta nelle gioie semplici il rifugio di uno spirito complesso’. «Il tema centrale della canzone girata nel bar trasaccano rispecchia quella che è la condizione di chi vive come me. I musicisti, infatti, ora come ora, in Italia, trovano qualche difficoltà a farsi considerare dei lavoratori a tutti gli effetti. Quando il mondo è dominato dal materialismo e dagli aspetti economici della realtà, la moneta, purtroppo, sembra essere l’unica cosa che unisce gli essere umani. Il mio spirito complesso, allora, assieme a tutti i miei colleghi che si occupano di musica, ha trovato la soluzione nelle cose semplici, piccole e che, apparentemente, non contano nulla. La canzone descrive – continua – i quotidiani atteggiamenti umani: si beve al bar per dimenticare, si incontrano solo facce da funerale sul tram. Dietro al sarcasmo, all’ironia e alle riflessioni amare, i miei brani, però, sono in realtà molto intimi e mi rispecchiano a 360 gradi. Questa in particolar modo vuole essere, dunque, una sorta di sveglia per tutte le coscienze, le teste ed i cervelli che si limitano a girovagare entro gli stretti margini imposti dalla loro chiusa mentalità».
Che lavoro fai?: questa è la domanda che puntualmente Andrea riceve da tutti dopo aver illustrato il suo 
lungo percorso musicale e che, dunque, ha voluto porre in cima a tutte le sue nuove canzoni come inno della condizione di chi vive e respire solo musica. Il titolo del disco, che riporta proprio il fatidico interrogativo, si riallaccia al tema centrale di tutte le canzoni di Andrea, le quali lo descrivono come un osservatore, più che come un attore, in quanto il suo obiettivo, oltre a raccontare qualcosa di sé è anche quello di descrivere ciò che lo circonda.
«Nata da una provocazione da parte della mia ex fidanzata che non credeva nelle mie potenzialità di cantautore, ora mi ritrovo, a circa un mese dalla produzione, a presentare il nuovo disco». Trasacco, dunque, sente un ‘piacevole peso’ sopra le sue spalle avendo preso parte ed avendo contribuito a dare una pennellata marsicana alla carriera del giovane cantante e violinista, il quale afferma: «Trasacco è diventata la mia terza casa dopo la Toscana e, naturalmente, Napoli, dimora di tutti i miei parenti. Ogni volta che torno vengo accolto in maniera calda, come se fossimo tutti una famiglia. Devo dire – conclude Andrea – che è stata un’esperienza da non dimenticare, anche perché, per il futuro, ho in serbo molti progetti e Trasacco non può, di certo, farsi trovare impreparata».