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Trasacco vivrà anche nei ricordi di Amatrice: una delegazione visita la terra ferita

imagePiù di 3 mila euro raccolti, fra donazioni private e di piazza, che vanno ad aggiungersi e a sommarsi ad altri 2500 euro circa. La vecchia torre Muzio Febonio di Trasacco, millenaria per storia, civiltà, usi e costumi, ha ascoltato rintoccare, questa mattina, un colpo di campana anche per il cuore di un’altra patria, un poco più lontana geograficamente, ma di certo non meno sensibile umanamente, di Trasacco. Il sindaco Mario Quaglieri, il presidente del Consiglio comunale Guido Venditti, Sabrina Frezza, Luca Lombardi e Lorenzo Fracassi sono partiti, stamani, alla volta della città di Amatrice,  per consegnare, questa mattina stessa, al suo primo cittadino, il ricavato, in termini economici, di 3 mila e 150 euro di solidarietà. “Sono soldi, questi, – spiega Quaglieri, al ritorno dal viaggio – raccolti durante alcune manifestazioni di piazza che abbiamo organizzato, nel tempo, qui, a Trasacco, i quali fanno il paio anche con i fondi raccolti fra i dipendenti all’interno delle stanze del Palazzo comunale: ogni lavoratore del Comune, infatti, ha dato una robusta mano per far sì che  la raccolta fondi benefica divenisse sempre più larga”. Anche la classe 1976 del paese marsicano si è distinta per solidarietà, facendo sentire forte la sua voce e la sua presenza, assieme all’Unicef e alla classe V B.

imageLa delegazione trasaccana, capitanata dal sindaco, è arrivata in terra laziale, questa mattina, attorno alle ore 11; immediato l’incontro con il primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi. Da sindaco a sindaco, i due uomini hanno parlato delle problematiche vive in cui versa, oggi, la città della famosa pasta all’amatriciana. “Io ero già stato ad Amatrice prima di oggi, – afferma Quaglieri – e, cioè, quando ancora la città splendeva nella sua irrequietezza artistica e paesaggistica, sotto il sole d’Italia. Vederla così, a terra, mi ha provocato un sentimento di totale sconforto e tristezza. Ma so anche che, per certo, gli amatriciani hanno la pelle e la determinazione dura e tosta, come noi abruzzesi. Durante gli ultimi mesi, da quando scoccò l’ora della tragedia umana, per tutta la Penisola italiana, noi di Trasacco abbiamo fatto fronte comune per far sentire forte il nostro aiuto: eventi come ‘Ruette in festa’ (in cui gli stessi ristoratori si sono ‘auto-tassati’ per il bene di Amatrice) e banchetti della solidarietà in piazza sono serviti proprio per convogliare tutte le risorse raccolte e racimolate in un’unica ‘busta’, per così dire, la quale è stata finalmente consegnata al primo cittadino di Amatrice”. Questa lauta soma, in realtà, va ad aggiungersi ad un’altra donazione, che sempre il Comune di Trasacco ha inteso accordare ad Amatrice. “I proventi della nostra cena benefica estiva all’amatriciana, infatti, – specifica il primo cittadino –  sono stati già consegnati alla popolazione, quest’estate stessa, nelle mani del parroco di Amatrice in persona, in modo che dividesse la cifra raccolta fra i bisognosi della città”.

imageLa risorsa economica benefica di oggi, invece, portata là da Trasacco, è andata a far parte del ‘Fondo di solidarietà’, che è stato istitutito proprio dal sindaco in persona e da parte di tutta l’Amministrazione comunale; in esso vengono immessi tutti i contributi consegnati nelle loro mani dall’Italia intera. Il nome di Amatrice, quindi, sorvola anche il cielo trasaccano, come una tiepida, ma candida scia di nuvole. “Io – conclude Quaglieri – Amatrice l’ho vista in piedi: era una città splendida”. In fondo, il primo vero grande talento della solidarietà, è il fatto che essa può diventare la protagonista indiscussa delle vite di tutti. Trasacco ha dimostrato, in questo modo, di possedere un’anima straordinaria e spiccata per lenire le sofferenze di chi, oggi, non ha solo un futuro da costruire, ma anche passato da ricostruire. E’ difficile accostarsi alla sofferenza altrui, senza venirne, in parte, tramortiti. Tutte le classi sociali di Trasacco hanno partecipano alla maxi raccolta fondi, radunando la cifra sopraindicata. Si dice che la notte, periodo buio della vita, abbia un inizio ed una fine. Ma la luce: quella no.

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