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Terremoto, verificati 674 edifici scolastici: 442 sono i plessi agibili

Oggi ripresa delle lezioni in diversi comuni terremotati ma non si fermano le verifiche di agibilità sugli edifici scolastici dopo il terremoto di magnitudo 6.5 del 30 ottobre scorso nelle quattro regioni del centro Italia che erano già state interessate dagli eventi sismici del 24 agosto. Secondo i dati forniti dalle Regioni alla Di.coma.c. (la Direzione comando e controllo istituita a Rieti dal Dipartimento della Protezione civile), le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica, ndr) hanno effettuato complessivamente 674 sopralluoghi su istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ogni scuola può essere composta da più edifici: per questo motivo i dati forniti sono riferiti a questi ultimi e non alle scuole complessivamente. Sono 442 i plessi agibili e 8 quelli che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 35 gli esiti di inagibilità, mentre 189 sono quelli temporaneamente o parzialmente inagibili.

Nel dettaglio per regione, nel Lazio sono 64 le verifiche effettuate, da cui risultano 50 istituti agibili, 13 temporaneamente o parzialmente inagibili e uno inagibile. Nelle Marche sono invece 380 le verifiche effettuate che indicano 225 edifici dichiarati agibili e 4 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 30 gli esiti di inagibilità mentre 121 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili. Le verifiche effettuate in Umbria sono 191, che indicano 135 edifici dichiarati agibili e 4 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 3, invece, gli esiti di inagibilità mentre 49 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili. In Abruzzo sono 39 le verifiche effettuate: 32 edifici sono stati dichiarati agibili mentre 6 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e uno inagibile. Proseguono, contemporaneamente, le attività della task force composta dal gruppo di tecnici del Dipartimento della Protezione civile e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che, insieme alle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, sta lavorando a stretto contatto con i sindaci per la prosecuzione dell’anno scolastico nelle aree colpite dal terremoto. In particolare, mentre sono in corso i lavori, previsti dopo il terremoto del 24 agosto, per la realizzazione di moduli scolastici temporanei ad Acquasanta Terme, Arquata del Tronto e Gualdo, si stanno valutando soluzioni alternative per gli edifici danneggiati.

 

Fonte AGI

Foto di: orvietonews.it

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Redazione IMN