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Tagliacozzo e frazioni da sette giorni senza acqua

Il Cam spiega: "Carenza di acqua nelle falde"

Da sette giorni Tagliacozzo e frazioni sono senza acqua. Il Cam ha attivato un servizio di turnazione per rifornire le utenze ma secondo Angelo Monaco, figlio di un residente 93enne di Poggetello, frazione di Tagliacozzo, questa zona sarebbe stata esclusa dal programma. “Dal 12 agosto è stata interrotta totalmente l’erogazione dell’acqua lungo la condotta che serve la zona di Vallebona-Poggetello. Senza sapere perché”.

Dal canto suo, Manuela Morgante, presidente del CAM, spiega: “Poggetello è la coda della condotta. Non è stata esclusa dalla turnazione ma essendo aumentata la richiesta, può verificarsi che non arrivi l’acqua se viene assorbita tutta prima”.

Circa la carenza di acqua, Morgante spiega che non si tratta di un disservizio “ma di una crisi idrica che era stata già preannunciata. Non ha nevicato durante l’inverno e sapevamo che saremmo andati incontro ad una estate particolarmente siccitosa e calda con una carenza di risorse. Questa cosa è stata combinata al boom di turisti. Le falde sono molto scarse – continua – proprio per questo stiamo facendo una turnazione di acqua per poter garantire, per tutto il periodo estivo, almeno il minimo a tutti e non lasciare nessuno senza acqua”.

La presidente parla di un problema che interessa tutta la Marsica, non soltanto la zona di Tagliacozzo e mette in luce le problematiche che hanno influito sulla crisi idrica.

A partire dal problema dei serbatoi. Stando a quanto dichiarato da Morgante, il problema interessa le seconde case, molte delle quali non hanno i serbatoi e spiega: “Nel nostro territorio noi forniamo l’acqua poche ore al giorno, mai H24”.

Altra questione è l’importazione dell’acqua. “In questi casi non si può importare l’acqua, dove possiamo interveniamo con le autobotti. Principalmente cerchiamo di rifornire tutti i servizi e le attività commerciali per non creare un doppio problema”.

Ultimo grande problema, sottolineato dalla stessa presidente ma anche dai cittadini, è quello delle reti vecchie ridotte a “colabrodo”.

“Molta acqua si perde dalla fonte all’utente”. Morgante alza le mani: “Non è un intervento nostro perchè a noi compete la gestine delle reti e non abbiamo i soldi per rifarle. Neanche le amministrazioni ce l’hanno. Per questo deve intervenire il Governo centrale”.

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