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Tagliacozzo: atti vandalici contro il trenino

Commento amaro del sindaco Giovagnorio

Atti vandalici a Tagliacozzo contro lo storico trenino posizionato in Largo Santini. Amaro il commento del sindaco Vincenzo Giovagnorio: “Il trenino della nostra infanzia è stato posizionato al centro dell’aiuola di Largo Alceste Santini, contornato da tre alberelli di prunus e altrettanti lampioni in stile... abbiamo voluto ricreargli anche delle rotaie sotto e la collocazione non è né casuale, né marginale: esso guarda con la locomotiva verso il centro di Tagliacozzo e dà le spalle con il vagone alla stazione ferroviaria (quella vera). “È il simbolo – continua - del ricongiungimento con la nostra Città da parte di tutti coloro che a vario titolo ne sono lontani; è il simbolo che ricongiunge il mondo reale con quello dei giochi... Devo dire tra l’altro che - in quest’ultima ricollocazione - non ero neanche dispiaciuto di vedervi seduti dentro ragazzi e ragazze a discorrere, a fotografarsi, a ridere e scherzare e magari la sera a scambiarsi qualche bacio... Un elemento decorativo e un monumento ai ricordi poteva anche essere vissuto in questa maniera... l’idea mi piaceva, era romantica e positiva... Poi oggi la violenza, l’infrangersi di un bel sogno, la stupidità e la bruttezza che prevalgono sulla civiltà: il vagone del trenino staccato dal locomotore e all’interno carte, lattine e vaschette in plastica delle patatine fritte. A questi ragazzi - che non sono bambini intendiamoci - dico: perché? Che divertimento è stato compiere questo gesto di sfregio? Contro chi? Mi dicono che l’altro pomeriggio tre ragazze sedessero a cavalcioni sul serbatoio della locomotiva: a loro dico... ma lo sapete che una ragazza è bene che stia seduta compostamente? Magari sui sedili interni del vagone... senza dire bestemmie o parolacce cavalcioni ad cilindro di ferro in una pubblica piazza. A quei ragazzi che hanno lasciato all’interno del vagone i resti di una merenda, dico: ma era così pesante e fastidioso, dopo aver mangiato le patatine fritte, buttare la vaschetta e la lattina di coca cola nel cestino? La mano che ha sganciato il bullone che lega la locomotiva al vagone, che godimento ha provato? Le mani che hanno spinto il pesante vagone fuori dai binari che divertimento hanno provocato? Ripetiamo per l’ennesima volta: a casa vostra, cari Ragazzi, quali sono gli insegnamenti che ricevete? Chi magari ha visto e ha taciuto, come fa in coscienza a dirsi onesto cittadino? Come fa a non essere complice? Cari Concittadini, non abdichiamo alla funzione di richiamare i nostri giovani e i nostri bambini quando vediamo che stanno sbagliando... altrimenti sarà peggio per loro e per noi””.

Atti vandalici a Tagliacozzo contro lo storico trenino posizionato in Largo Santini. Amaro il commento del sindaco Vincenzo Giovagnorio: “Il trenino della nostra infanzia è stato posizionato al centro dell’aiuola di Largo Alceste Santini, contornato da tre alberelli di prunus e altrettanti lampioni in stile… abbiamo voluto ricreargli anche delle rotaie sotto e la collocazione non è né casuale, né marginale: esso guarda con la locomotiva verso il centro di Tagliacozzo e dà le spalle con il vagone alla stazione ferroviaria (quella vera).

“È il simbolo – continua – del ricongiungimento con la nostra Città da parte di tutti coloro che a vario titolo ne sono lontani; è il simbolo che ricongiunge il mondo reale con quello dei giochi…

Devo dire tra l’altro che – in quest’ultima ricollocazione – non ero neanche dispiaciuto di vedervi seduti dentro ragazzi e ragazze a discorrere, a fotografarsi, a ridere e scherzare e magari la sera a scambiarsi qualche bacio… Un elemento decorativo e un monumento ai ricordi poteva anche essere vissuto in questa maniera… l’idea mi piaceva, era romantica e positiva…

Poi oggi la violenza, l’infrangersi di un bel sogno, la stupidità e la bruttezza che prevalgono sulla civiltà: il vagone del trenino staccato dal locomotore e all’interno carte, lattine e vaschette in plastica delle patatine fritte.

A questi ragazzi – che non sono bambini intendiamoci – dico: perché? Che divertimento è stato compiere questo gesto di sfregio? Contro chi?

Mi dicono che l’altro pomeriggio tre ragazze sedessero a cavalcioni sul serbatoio della locomotiva: a loro dico… ma lo sapete che una ragazza è bene che stia seduta compostamente? Magari sui sedili interni del vagone… senza dire bestemmie o parolacce cavalcioni ad cilindro di ferro in una pubblica piazza.

A quei ragazzi che hanno lasciato all’interno del vagone i resti di una merenda, dico: ma era così pesante e fastidioso, dopo aver mangiato le patatine fritte, buttare la vaschetta e la lattina di coca cola nel cestino?

La mano che ha sganciato il bullone che lega la locomotiva al vagone, che godimento ha provato? Le mani che hanno spinto il pesante vagone fuori dai binari che divertimento hanno provocato?

Ripetiamo per l’ennesima volta: a casa vostra, cari Ragazzi, quali sono gli insegnamenti che ricevete?

Chi magari ha visto e ha taciuto, come fa in coscienza a dirsi onesto cittadino? Come fa a non essere complice?

Cari Concittadini, non abdichiamo alla funzione di richiamare i nostri giovani e i nostri bambini quando vediamo che stanno sbagliando… altrimenti sarà peggio per loro e per noi””.

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