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Sulmona oggetto di uno studio nazionale

La città è al centro di una prestigiosa ricerca a livello nazionale su fragilità e sviluppo delle aree interne. Il sindaco di Sulmona, Casini: “Il nostro territorio come modello per altre aree interne simili”

La città di Sulmona sarà al centro di una ricerca a livello nazionale “De-fragilizing Sulmona”, condotto dal Politecnico di Milano, coadiuvato dalla facoltà di Architettura dell’Università di Pescara, secondo una convenzione stipulata a febbraio 2020 con il Comune di Sulmona, con focus su contesti caratterizzati da fragilità territoriale.

“E’ un importante progetto di ricerca internazionale – commenta il sindaco Annamaria Casini – che pone le basi per indicare traiettorie di sviluppo per il nostro territorio come modello per altre aree interne simili alle nostre e che ieri, in un workshop realizzato in webinar, ha visto il confronto tra professori, dottorandi provenienti da tutto il mondo, professionisti e ad alcuni attori locali, tra cui due professori abruzzesi, Emilia Corradi del Politecnico di Milano, e Raffaele Giannantonio dell’Università “D’Annunzio” , che ringrazio. Tema centrale: come superare le fragilità, in una sorta di progetto di sviluppo integrato urbanistico, che tiene conto anche di aspetti sociali ed economici e include il laboratorio per l’abitare innovativo, con proposte di innovazioni e opportunità di sviluppo nella nostra città”.

“È motivo di orgoglio che Sulmona – continua il sindaco- tra le dieci città-cantieri pilota di Casa Italia, sia stata scelta come caso sperimentale per uno studio così prestigioso e importante ed è altrettanto motivo di soddisfazione aver constatato che i progetti illustrati e analizzati per la nostra città di Sulmona siano in linea con la visione programmata della nostra amministrazione insieme al resto dei Comuni del territorio. Il potenziamento delle infrastrutture, partendo dalla stazione ferroviaria, la valorizzazione del centro storico e del parco “Daolio”, la sicurezza delle strutture e dell’abitato, il turismo slow sono, infatti, i punti strategici su cui abbiamo incentrato le linee d’azione nella “Carta dei Comuni delle Valli” e nel progetto di valorizzazione turistica che parte dal l’Abbazia e coinvolge le aree celestiniane di valenza storica e tutte le risorse culturali ed ambientali dei Comuni dell’area Peligno Subequana”.

“È un’esperienza di studio in progress -conclude Casini- che prevede altri incontri e la presentazione ufficiale in autunno dell’intero lavoro condotto da tre dottorati del Politecnico di Milano e che potrà dunque contribuire a dare quella base scientifica a ragionamenti strategici fondamentali per Sulmona, già in discussione”.

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