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Sport e pubblico negli stadi, Marsilio: “Non sono d’accordo col Governo”

Il presidente della Regione: "In questo modo vengono discriminati gli sport minori, come Serie B e Serie C. L'Abruzzo ha già avuto successo cn l'esperimento della riapertura".

Calcio abruzzese: niente stadi per l'inizio della stagione

“Ho espresso la mia posizione nella videoconferenza con il Governo, ma poiché non mi è stato possibile replicare alla decisione finale e alle conclusioni dei Ministri Boccia, Speranza e Spadafora per ragioni tecniche, formalizzo a mezzo stampa le ragioni del mio dissenso”.A parlare è il presidente della Giunta abruzzese, Marco Marsilio. Secondo il piano riaperture del Governo, si comincerà con la Serie A, in via sperimentale fino al giorno 7 ottobre, con un pubblico limitato, di 1000 spettatori a partita.

“Il Governo ha proposto di aprire in via sperimentale solo gli stadi dove si giocano le partite di serie A e con il limite di 1000 spettatori, in via sperimentale fino al 7 ottobre (data di scadenza del vigente DPCM), mentre da lunedì il Ministro Spadafora comincerà a confrontarsi con le Regioni per le altre serie e sport professionistici. Ho espresso la mia contrarietà a una scelta che discrimina e penalizza le serie e gli sport minori, che sono proprio quelli che hanno maggior bisogno di avere il pubblico pagante, essendo l’unico sostanziale introito della società. Rimandare le decisioni al confronto durante la prossima settimana, significa di fatto non aprire i cancelli degli stadi di serie B e C, perché non ci sarebbero i tempi tecnici per permettere alle società di programmare e organizzare (come difatti sta accadendo per la serie A, anche dove le Regioni hanno già decretato per la riapertura). Tanto valeva dire che è vietato il pubblico negli eventi sportivi fino a nuovo provvedimento (e quindi non prima del 7 ottobre)”, così dice il governatore nella nota stampa.

“Peraltro, lasciare alle Regioni la facoltà e la responsabilità di adottare provvedimenti più o meno restrittivi rispetto alle linee guida espresse dal Governo, salvo poi convocarle d’urgenza quando questa facoltà viene esercitata, è la principale ragione della ‘confusione’ che troppo spesso viene evocata e utilizzata per frenarne l’azione. Posizioni analoghe, che hanno costruttivamente e responsabilmente invitato il Governo a seguire un’altra strada, sono state sostanzialmente espresse da tutti i Presidenti di Regione che sono intervenuti. Ma il Governo è rimasto praticamente sulla posizione iniziale. Lunedì mi confronterò in Giunta con i colleghi assessori, per assumere una decisione sull’Ordinanza che, nel frattempo, gli uffici competenti stanno predisponendo sull’onda delle due Ordinanze già adottate per consentire la presenza del pubblico durante il ritiro del Napoli. Un esperimento – il primo in Italia e tra i primi in Europa – che a distanza di 2-3 settimane possiamo considerare perfettamente riuscito anche sotto il profilo sanitario, non essendosi registrati casi di contagio riconducibili all’evento. Francamente, non c’è una ragione per cui dovremmo attendere gli ‘esperimenti’ delle società di serie A delle altre Regioni per decidere se andare avanti o no”, questa la conclusione di Marsilio al termine della videoconferenza convocata dal Governo, ieri sera, per affrontare il tema dell’apertura degli stadi.

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