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Sospiri su zona rossa Val Fino: “Appello a governo”

Il Presidente del Consiglio Regionale: "Una mobilitazione di risorse straordinarie da destinare alla Zona Rossa della Val Fino, partendo dal blocco dei pagamenti di tutte le utenze"

Sospiri su zona rossa Val Fino: "Appello a governo"

“Una mobilitazione di risorse straordinarie da destinare alla Zona Rossa della Val Fino, partendo dal blocco dei pagamenti di tutte le utenze, già riconosciuto e sacramentato in altre regioni dal Governo Nazionale, sino a fondi d’emergenza per il sostegno, sia sanitario che economico, della popolazione. È l’appello che lanciamo ufficialmente, come Regione Abruzzo, al Governo Conte e ai vertici della Protezione civile Nazionale, affinchè la Val Fino possa godere delle stesse misure adottate per Codogno o Vò, vivendo la stessa drammatica sequenza degli aumenti esponenziali di casi Covid-19 positivi. L’Abruzzo sta facendo e farà la sua parte, ma anche l’Abruzzo ha diritto e necessità di sostegni nazionali, come il Veneto o la Lombardia”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri intervenendo sul ‘caso’ Val Fino, per il quale il Governatore Marsilio ha ulteriormente prorogato il regime di Zona Rossa almeno sino a domenica 19 aprile. “Apprezziamo la vicinanza istituzionale, così come la telefonata che il Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, ha effettuato al coordinatore dell’Unità di crisi Abruzzo Silvio Liberatore per avere informazioni sulla ‘zona rossa’ della Vallata del Fino, in collegamento simultaneo con il Sindaco di Castiglione Messere Raimondo Vincenzo D’Ercole – ha detto il Presidente Sospiri -. Una telefonata istituzionale dovuta, che peraltro ha fatto seguito alle lettere che da un mese il Governatore Marsilio ha scritto al Governo Conte e, appunto, al dottor Borrelli, tra cui quella del 18 marzo, con la quale si chiedeva il riconoscimento di ‘zona rossa’ nella Vallata del Fino dove si stava registrando un incremento dell’emergenza coronavirus, provvedimento che poi, nel silenzio del Governo Conte, il presidente Marsilio ha opportunamente adottato autonomamente con grande senso di responsabilità; e poi la lettera del primo aprile scorso, indirizzata sempre al Presidente Conte e al Capo della Protezione Civile Borrelli, nella quale, a fronte di un’emergenza sanitaria ormai conclamata e nota, si chiedeva di applicare, sempre per la Val Fino, le stesse misure economiche già in vigore per comuni come Codogno e Vò, tra cui la sospensione del pagamento delle utenze proprio per limitare il forte disagio, anche economico, che le famiglie stanno patendo. Le lettere non hanno ricevuto risposta e allora vogliamo interpretare in modo assolutamente positivo il contatto telefonico del dottor Borrelli, che pure è stato rassicurato dal dottor Liberatore e dal Sindaco D’Ercole sul massimo supporto dato dal Sistema regionale e locale di protezione civile alla popolazione della vallata del Fino. I sindaci, infatti, hanno un contatto diretto e costante con una Task Force regionale, e il supporto delle Forze dell’Ordine e del volontariato di Protezione civile regionale, che è stato ultimamente potenziato con un mezzo fuoristrada messo a disposizione dei Sindaci della ‘zona rossa’. La Prefettura di Teramo con cadenza giornaliera riunisce il Comitato operativo per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, al quale partecipa il personale dell’Unità di crisi regionale e della ASL di Teramo, per esaminare le problematiche dell’emergenza in atto principalmente nei territori in parola. Dal punto di vista sanitario, esiste un puntuale programma di potenziamento delle strutture ospedaliere attraverso interventi strutturali ai nosocomi di Teramo, Atri e Penne, messo a punto dal Referente Sanitario Regionale per l’Emergenza unitamente alle ASL di Teramo e Pescara e alla Protezione Civile regionale, che garantisce la piena presa in carico dei malati, e l’attivazione sul territorio di un’Unità Speciale di Continuità Assistenziale. Peraltro parliamo di ospedali posti a breve distanza dai Comuni della Val Fino, dunque non occorrono né altri ospedali da campo né nosocomi volanti, neanche a Castiglione. Inoltre, la Asl di Teramo ha effettuato ormai da giorni i tamponi a tutti i soggetti segnalati dai medici, anche asintomatici, casa per casa e sul territorio di tutti i cinque comuni della vallata, cosa che ha consentito l’individuazione precoce e l’isolamento cautelativo di decine di casi di positività. La rendicontazione economica degli interventi è stata da tempo inviata al Commissario Arcuri. E il Capo della Protezione civile Borrelli ha espresso apprezzamento per il lavoro compiuto dalla Regione congiuntamente alla ASL di Teramo ed ai Comuni della Vallata del Fino. Questo però ora non basta – ha sottolineato il Presidente Sospiri -: la zona rossa della Val Fino oggi ha bisogno di misure economiche straordinarie che il Governo nazionale deve mettere tempestivamente in campo, peraltro adottando le stesse iniziative e attività già operative in quei comuni che stanno vivendo un analogo livello di emergenza, come Codogno o Vò. La Val Fino ha bisogno ora di azioni speciali, che necessariamente non possono essere sostenuti solo da una Regione che sta facendo la propria parte in ogni senso e modo, sia in termini di operatività che di stanziamenti, ma oggi chiediamo formalmente che anche il Governo nazionale sappia garantirci aiuti concreti e tangibili”.

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