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Sorgente Canistro, interrogazione per chiedere maggiori verifiche

Paolucci e Pietrucci si esprimono sull’affidamento della Concessione di acque minerali a Canistro. I due (PD) depositano un'interrogazione per chiedere chiarezza e la verifica della documentazione prodotta dalla ditta che si è aggiudicata la gara, ovvero la Santa Croce.

Il capogruppo PD Silvio Paolucci e il consigliere Pierpaolo Pietrucci hanno depositato oggi una Interrogazione per chiedere chiarezza sull’affidamento della concessione di acque minerali “Sant’Antonio – Sponga” in Comune di Canistro e, in particolare, la verifica della conformità della documentazione prodotta dalla Ditta aggiudicataria.

L’Interrogazione prende le mosse dal Bando predisposto dal Servizio Risorse del Territorio della Regione Abruzzo e pubblicato sul BURA numero 7 del 13 febbraio 2019.

A quasi un anno dal provvedimento di aggiudicazione ad uno degli operatori economici partecipanti, i consiglieri ricordano che, per la LR 15/2002 “Disciplina delle acque minerali e termali”, “La concessione non può essere rilasciata […] se il richiedente ha commesso violazioni gravi e definitivamente accertate rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, previsti dalla normativa nazionale o regionale. Nella Determinazione DPC025/173 del 3 luglio 2020 con cui la Regione ha approvato l’aggiudicazione della concessione si evidenziano alcuni significativi rilievi da parte del Comune di Canistro che, segnalando possibili “inadempimenti fiscali da parte della ditta aggiudicataria […] invitava la Commissione e il RUP a prendere atto di una situazione suscettiva di dichiarare la perdita dei requisiti di regolarità amministrativa di partecipazione alla gara della stessa ditta”, essendo le problematiche sollevate dal Comune meritevoli di valutazione.

Dal momento che il RUP – dopo aver avviato il procedimento di verifica su quanto segnalato dal Comune – ha formulato il parere positivo all’approvazione della Proposta di aggiudicazione, i consiglieri del PD hanno chiesto al Presidente Marsilio di conoscere:

1. se la documentazione prodotta dai partecipanti alla gara è conforme a quanto previsto dall’art. 80 del D. L.gs 50/2016 e all’articolo 36 della L.R. 10 luglio 2002, n. 15, nonché ai requisiti previsti dal bando di affidamento della concessione di acque minerali “S. Antonio – Sponga” in Comune di Canistro (BURA 7 del 13.02.2019);

2. se la Stazione appaltante – a quasi un anno dall’aggiudicazione della concessione – ha concluso il procedimento di verifica di quanto segnalato dal Comune di Canistro sulla sussistenza dei requisiti di regolarità amministrativa previsti dalla gara e, in particolare, della verifica della regolarità fiscale dei partecipanti alla gara con riferimento alle dichiarazioni sostitutive rese dai concorrenti;

3. se corrisponde al vero che, durante il procedimento amministrativo, la Stazione appaltante ha ricevuto, per l’esame, elementi, documenti o atti utili a verificare la regolarità (o irregolarità) fiscale dei partecipanti alla gara.

“Il valore della Concessione, le prospettive industriali, la correttezza e solidità delle imprese affidatarie e il destino dei lavoratori devono essere tutelati dalla Regione Abruzzo col massimo scrupolo e il più grande impegno”, questo il commento al margine.

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