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Soppressione tribunali, Padovani (Psi): “Regione in forte ritardo”

"Marsilio rispetti il suo programma di mandato"

Ogni volta che si parla della soppressione di alcuni dei Tribunali abruzzesi – e segnatamente di quelli di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto – riparte il teatrino di una politica ormai ridotta a mera comunicazione: Marsilio si veste da novello tribuno ed ha gioco facile nello sparare a palle incatenate contro il Governo nazionale. La Regione ha avuto tanto tempo, ben due anni e mezzo, per risolvere il problema tribunali! Due anni e mezzo senza battere ciglio, a parte i quotidiani comunicati stampa, ed oggi la solita polemica senza costrutto contro il Governo.
E’ ovvio che Draghi deve fare la sua parte, tant’è che come segretario regionale del PSI sono in interlocuzione con i nostri referenti nazionali, in particolare con il Senatore Nencini, che è impegnato concretamente ed in prima linea nella difesa dei nostri tribunali. Sia chiaro che i Tribunali cosiddetti minori sono già soppressi nel 2012 ed eventuali emendamenti approvati dal Senato servirebbero solo a consentire una ulteriore proroga, certamente utilissima ma non risolutiva. Nell’attesa della revisione della geografia giudiziaria che dovrà risolvere la questione della sopravvivenza dei nostri Tribunali, il vertice della Regione avrebbe dovuto fare da tempo la sua parte. Il Programma di mandato di Marsilio è chiarissimo: “la difesa dei Tribunali cosiddetti minori – si legge – rappresenta una priorità per la nuova giunta regionale, che avvierà il percorso di sperimentazione previsto dalla legge”. Percorso di sperimentazione, si badi bene, proficuamente avviato da altre regioni e previsto in via generale dall’art. 30 del Dlgs n° 267/2000 che disciplina lo strumento della Convenzione tra Enti.
La Regione a guida Marsilio è in ritardo di ben due anni e mezzo, ma può ancora recuperare! Invece di fare polemiche sterili, il presidente rispetti il suo Programma e proponga al Governo centrale il regime di sperimentazione, rinunciando magari a qualche spericolata spesa di “marketing territoriale” ed accollandosi i minimi costi di gestione delle sedi dei Tribunali soppressi, il cui personale continuerebbe in ogni caso a gravare sulle casse dello Stato.
Non si può andare avanti con le proroghe e bisogna agire immediatamente per recuperare il tempo sprecato dalla giunta regionale. La Regione può stipulare in tempi brevi una Convenzione con il Governo: non occorrono DDL, non occorrono modifiche legislative, né pronunciamenti delle Camere e nemmeno emendamenti. La Convenzione in sperimentazione va fatta, in attesa dell’iter della legge per la revisione della geografia giudiziaria, per scongiurare definitivamente la chiusura dei nostri Tribunali. E’ un semplice atto amministrativo, quindi immediatamente realizzabile, e senza tante chiacchiere. Basta fare solo comunicazione e polemiche: la maggioranza che governa l’Abruzzo rispetti semplicemente le promesse fatte agli elettori, ovvero il suo Programma, seppure con enorme ritardo!
E’ necessario far sentire la voce dei territori e spronare la Regione a fare invece che a polemizzare su tutto, e soprattutto occorre l’unità delle amministrazioni locali in questa decisiva battaglia. Nell’attesa non staremo fermi: continueremo come PSI ad impegnarci, con i sindaci e con tutte le forse vive e costruttive della nostra Regione.

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