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Sogni e Diritti: un rifugio nella Marsica contro la violenza

Un porto sicuro dal quale ripartire, ma anche un rifugio nel quale ricostruire identità, integrità, fiducia spezzate. È la “casa delle Donne della Marsica”, struttura realizzata dalla cooperativa sociale BeFree, in partenariato con la Chiesa Evangelica Metodista di Villa San Sebastiano e il supporto economico della Tavola 8x 1000 della Chiesa Valdese.

La struttura protetta, nella quale operano – con la supervisione tecnica, psicologica e legale della Cooperativa –  5 addette, è parte di un progetto di ampio respiro che punta a costituire nella Marsica, sulla scorta della positiva esperienza maturata in altre zone del Paese  dalla cooperativa BeFree, diretta dalla dottoressa Oria Gargano, una rete solidale e funzionale. Del progetto e delle iniziative connesse si parlerà sabato 10 settembre, nella sala Don beniamino a Sante Marie.

A pochi mesi dal varo del progetto  molto è stato fatto ma molto, anche, resta da fare: la posizione corretta dell’asticella degli obiettivi, quando il tema è il contrasto alla violenza e la sensibilizzazione contro la sopraffazione, a tutela dei diritti di tutti – donne, uomini, bambini, bambine – è sempre “un po’ più in là”.

Dal primo corso di formazione, della durata di 100 ore, sono state selezionate le 5 operatrici attualmente impegnate nella struttura protetta; le altre corsiste sono parte di «Un gruppo forte, motivato e competente di giovani donne marsicane», come spiega la dott.ssa Oria Gargano, «Attive nella sensibilizzazione della società civile e pronte a collaborare in maniera più strutturata col Progetto. Quella cui stiamo lavorando è una Rete sempre più fitta e vasta, che include anche operatori sociosanitari e delle forze dell’ordine, che hanno frequentato il corso e sono spesso impegnati  nella gestione di casi specifici, come anche diversi soggetti del territorio: ricordiamo il sostegno attivo di Soci e Lavoratori della Coop Centro Italia della Marsica, che garantisce  anche, grazie al progetto ‘Buon Fine’, la fornitura della spesa alimentare. Quello che è fondamentale ora è sensibilizzare le persone, creare occasioni di incontro e confronto, offrire elementi di conoscenza e riflessione per co-costruire e condividere una cultura del rispetto, della comprensione, della solidarietà, per abbattere stereotipi e pregiudizi e introiettare l’importanza e l’evidenza dei Diritti Umani. Diritti, appunto, di tutti». L’appuntamento è per sabato 10 settembre alle 18. Tutti sono invitati a partecipare.

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