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Smargiassi: “Biblioteche regionali a disposizione Comuni per Puc”

Consigliere regionale pentastellato: "Bene che si sia dato seguito alla mia proposta. La perdita di un patrimonio è inaccettabile anche dal punto di vista strutturale"

“Sono molto soddisfatto di apprendere che l’Assessore D’Amario abbia dato seguito alla mia proposta di mettere le biblioteche e strutture culturali della Regione a disposizione dei Comuni per la realizzazione dei Progetti di utilità collettiva (Puc), destinati ai percettori del Reddito di cittadinanza. La legge che disciplina i Puc dà la possibilità ai comuni e agli altri enti di farsi promotore di progetti sociali in ambito culturale. Grazie al mio intervento la Regione metterà a disposizione per questo scopo le biblioteche regionali e le agenzie di promozione culturale dislocate in 15 città abruzzesi. Una proposta che ho avanzato all’Assessore solo una settimana fa partendo dalla realtà, che ben conosco, della biblioteca di Vasto, che da mesi ormai subisce l’inerzia politica e su cui tanto si dibatte senza che vengano trovate soluzioni volte a dare il giusto valore a un luogo di cultura, che per anni è stato punto di riferimento per tanti studenti”.

Ad affermarlo è il Consigliere regionale Pietro Smargiassi che continua: “Tra il centrosinistra comunale che denuncia una chiusura totale e il centrodestra regionale che smentisce, parlando addirittura di un fantomatico potenziamento, la realtà dei fatti è che dei sei dipendenti regionali che facevano funzionare la biblioteca ne è rimasto uno solo, che si occupa di consegna e restituzione testi, mentre gli spazi sono interdetti da mesi, con la sala polifunzionale che è chiusa così come le sale lettura e studio. La perdita di un patrimonio è inaccettabile anche dal punto di vista strutturale. Si rischia, come nel caso del CoTIR, di vedere un bene così importante finire nel degrado e nell’abbandono. Quello che accade a Vasto purtroppo è replicato in tanti altri Comuni, per questo ho voluto suggerire all’assessore D’Amario di promuovere i Puc nelle biblioteche. Mi sembra una soluzione concreta e fattibile al di là delle disquisizioni politiche e degli scaricabarile che sempre più spesso prendono il posto di soluzioni efficaci”.

“A me piacciono le soluzioni – incalza Smargiassi – per questo mi sono impegnato a trovare il modo di risolvere il problema anche dall’opposizione. Gli studenti, e non solo, hanno la necessità di poter usufruire di uno spazio utile allo studio, alla conoscenza, al confronto. Mi auguro che la lettera scritta dall’Assessore D’Amario ai 15 sindaci per annunciare la decisione della Giunta, dia vita a progetti fattibili per ridare dignità alle biblioteche, impiegando in attività utili alla collettività i precettori di Reddito di Cittadinanza. È finito il momento di denunciare il problema, ora deve essere risolto”.

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