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Sindaco Pescara: “Su murales da Anpi disinformazione”

Masci risponde all'appello dell'Anpi. Associazione partigiani: "Si adoperi come fatto per corona Foibe"

“Anpi Pescara (o chi per essa), arriva in ritardo e fa disinformazione, tacendo sull’esistenza di un ordine del giorno votato in Consiglio. La pretestuosa non-notizia viene però diffusa dalle agenzie senza neppure una minima verifica. In ogni caso non è Anpi (o chi per essa) a dover chiedere o pretendere iniziative e comportamenti da parte del primo cittadino. Non è questo il suo ruolo. Quale sia, ce lo chiediamo in tanti, considerata la totale assenza di Anpi Pescara a cerimonie come a esempio l’intitolazione del giardino di piazza Italia a Norma Cossetto, la commemorazione dei pescaresi fucilati a Colle Orlando, le celebrazioni delle quattro medaglie al valor militare nel centenario di Renato Berardinucci”.

Lo scrive in una nota il sindaco di Pescara Carlo Masci in risposta al comunicato stampa di Anpi Pescara che invitava il sindaco ad adoperarsi per ripristinare i murales deturpati nei giorni scorsi di Willy Monteiro e George Floyd “E’ difficile comprendere se Anpi Pescara, dietro alle sue sigle senza mai una firma che rivendichi la paternità di quanto copiosamente diffuso sui media, celi interessi disinformati o disinformazione interessata – prosegue il sindaco. Ancora una volta è stato perso il contatto col mondo reale, veicolando l’ennesima imposizione di comportamento morale al sindaco di Pescara, che dovrebbe fare non si sa cosa per ripristinare i due murales di Willy Monteiro e George Floyd deturpati con la vernice, sotto l’ennesimo allarme urlato di rigurgiti di “ismi” in ordine sparso (che poi vengono smentiti dai fatti come accaduto con l’episodio del Liceo classico). Se invece di inseguire i fantasmi avessero seguito i lavori del Consiglio comunale di lunedì 7 giugno, avrebbero ascoltato le parole del sindaco che ha immediatamente assicurato un pronto intervento di ripristino dei murales, ovviamente secondo le forme e le modalità proprie. O sono troppo pochi o hanno troppi impegni. L’importante è buttarla in caciara, tanto c’è sempre chi abbocca e chi fa da sponda interessata”.

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