INFO MEDIA NEWS
Cronaca NEWS SLIDE TV

Sequestrati 50 kg genziana raccolta nel Parco

Denunciate tre persone alla procura di Cassino

Nel corso delle ordinarie attività di sorveglianza del territorio, i Guardiaparco del Reparto di San Biagio Saracinisco, hanno individuato tre persone intente a trasportare cinque voluminosi sacchi neri in un’area di alta montagna del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, area ricompresa anche nella Zona Speciale di Conservazione “Cime massiccio della Meta – IT 6050018”, ovvero uno dei siti della Rete Natura 2000.

I Guardiaparco, procedendo al controllo, hanno potuto riscontrare nei sacchi di polietilene la presenza di radici di Genziana (Gentiana Lutea), appena estirpata, che al controllo successivo sono risultati essere ben 50 kg, ovvero un quantitativo esagerato, e certamente non destinato al solo “uso familiare” visto che per il famoso liquore a base di questa radice ne bastano poche decine di grammi.

La genziana maggiore è una specie vegetale inserita nell’allegato V della “Direttiva Habitat” e inserita nella categoria “Vulnerabile” (VU) delle Liste Rosse Regionali delle Piante d’Italia, considerata a rischio di estinzione locale proprio per la raccolta indiscriminata ad uso erboristico, con particolare utilizzo nel settore liquoristico.

In forza dell’articolo 11 Comma 3 lett. A della legge quadro delle aree protette “danneggiamento delle specie vegetali in area protetta” e Art. 30 comma 1 (sanzioni), nonché dell’Art. 734 del C.P. “distruzione e deturpamento delle bellezze naturali”, si è proceduto all’identificazione degli autori dell’illecito: A.C. di Sora, F.C. di Isola Liri e C.T. di Colleferro, e alla contestazione delle relative sanzioni amministrative, nonché al sequestro del materiale rinvenuto, che, essendo deperibile, è stato avviato alla confisca e distruzione come previsto dalle vigenti normative. I tre sono stati denunciati alla magistratura presso la Procura della Repubblica di Cassino.

Sono attualmente in corso ulteriori verifiche in sopralluogo al fine di valutare se l’azione ha comportato ulteriori danni al territorio ed agli habitat interessati dalla gravissima azione, messa in atto senza alcun rispetto per la Natura, ma pensando solo a “predare” ciò che si ritiene utile agli interessi di pochi.

Altre notizie che potrebbero interessarti

Pescara: violenza domestica si tramuta in tragedia, arrestato romeno

Gioia Chiostri

L’Aquila, Lectio Magistralis “System Resilience”

Il 16 novembre una lezione sulla resilienza di sistema come nuovo orizzonte
Redazione IMN

Fara San Martino: giovane si toglie la vita

A lanciare l’allarme la compagna del giovane
Redazione IMN