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#Selfiamoci? No! C’è ancora chi ha voglia di fotografare il mondo come ai vecchi tempi

Quando si sta vivendo un momento magico, si sente il bisogno di fissarlo all’interno di un’immagine. La fotografia è l’arte che permette di immortalare pezzi di vita, in modo che essi non  vadano persi nel futuro senza memoria. Il corso di fotografia organizzato dall’ Afes Abruzzo, Consorzio per l’alta formazione e la sicurezza, infatti, arriva puntuale come un orologio per chi non vuole produrre foto a caso, ma desidera cogliere l’essenza di ciò che la macchina rende eterno in uno scatto.

Renata Paris, membro del Consorzio Afes, spiega l’organizzazione del percorso di formazione: «Il corso partirà il 18 novembre e sarà strutturato in dieci incontri serali, dalle ore 20 e 30 alle ore 22 e 30, che si terranno nella sede Afes, in via Fratelli Rosselli 29 di Avezzano. Il docente di fotografia sarà Gregory Macera, un professionista notevole nel settore. Il costo del corso è di 200 euro, ma sono previste anche delle promozioni nel caso in cui qualcuno si iscrivesse in coppia o, comunque, garantirebbe la partecipazione di altri allievi». Conclude, quindi, la donna: «Si tratterà di un corso molto interessante, pur conferendo solo una formazione di livello base. Noi, tuttavia, valuteremo il feedback e, se sarà positivo, provvederemo all’elaborazione di corsi di livello più avanzato».

Il maestro che svelerà ai partecipanti tutti i segreti della camera oscura sarà Gregory Macera: «Questa – dice – è la quarta edizione dei corsi fotografici a cui lavoro. Sono stato, infatti, già impegnato in altri corsi, uno dei quali itinerante, organizzato proprio a Lecce Nei Marsi», racconta il fotografo. «Il risultato dei precedenti corsi è stato moltopositivo, quindi, io e gli organizzatori, ci siamo detti: ‘Perché non ripeterlo di nuovo?’», aggiunge Gregory.

 Ma di cosa tratterà il corso, nello specifico? Lo spiega ancora il fotografo: «Ovviamente tratteremo la fotografia a 360 gradi. Si comincia proprio da zero, affrontando, in primis, le basi di tecnica fotografica, quindi numeri, diaframmi, tempi 14591670_1163718050348352_5721892575437499049_ne, ovviamente, lavoreremo anche sull’inquadratura, aspetto fondamentale in questo campo». L’obiettivo principale delcorso, come ci tiene a sottolineare Gregory Macera stesso, è quello di «imparare a fare una foto sorprendente e non quello di sceglierne una tra le tante altre scattate. Perché la foto, in fondo, prima va scattata nella mente, e poi nella realtà, altrimenti non risulterebbe naturale». Basilare è, inoltre, nel processo fotografico, l’atto di saper trovare la luce giusta. Anche per venire incontro a questa esigenza, il corso cerca di fornire l’adeguata preparazione: «Studieremo le differenze della luce: si lavorerà sul controluce e sulle luci flash. Nozioni necessarie, queste, quindi, per chi vuole incominciare a scattare foto con un minimo di competenza». Proprio a questo proposito, verranno organizzate delle lezioni all’aperto, ossia due shooting (uno serale e l’altro giornaliero) tra i dieci incontri previsti, con l’obiettivo di sperimentare la tecnica nell’ora notturna e, in generale, la luce naturale. Sarà, inoltre, un modo per fare pratica sul campo».

Gli allievi del corso riceveranno, alla fine del corso, un’offerta formativa molto curata e ben organizzata. «Ogni settimana affronteremo un tema diverso e ci eserciteremo su questo argomento plastico. Alla fine del corso, riprodurremo le stesse foto scattate all’inizio, per vedere il cambiamento tra la prima e l’ultima fotografia; sono certo che constateremo insieme i miglioramenti ed i generali passi in avanti». Terminato il corso, ogni partecipante otterrà un attestato di partecipazione che gli riconoscerà il livello base acquisito della tecnica fotografica. Al di là di questo mero pezzo di carta, però, ogni aspirante fotografo avrà imparato tanto altro. «La fotografia, infatti, è comunicazione», conclude Gregory Macera. Quando ogni singolo scatto realizzato sarà in grado di trasmettere qualcosa a chi lo osserva, si potrà essere orgogliosi di quanto si è appreso, nel rappresentare su pellicola il mondo con gli stessi occhi degli altri.

Foto: myphotobook, Facebook

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