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Screening, M5S: “Marsilio e Verì scappano in Consiglio”

Sara Marcozzi: "Rimangono ancora senza chiarimenti le nostre domande sull'utilizzo, negli screening di massa, dei test rapidi"

“Rimango senza parole davanti al fatto che né l’Assessore Verì né il Presidente Marsilo, nonostante fossero presenti nel corso del Consiglio regionale, siano stati in grado di spiegare cosa succeda con gli screening di massa attraverso i test rapidi. Ormai siamo all’assurdo che la responsabilità viene scaricata anche tra gli Assessori stessi, preferendo lasciare col cerino in mano chi i test li deve solo comprare. È chiaro che a questa Regione manchi una guida politica precisa, con una Giunta più brava a nascondersi che a fare chiarezza. E a pagare le conseguenze di questo caos sono solamente i cittadini abruzzesi”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, a margine del Consiglio regionale durante il quale è stata discussa un’interpellanza sugli screening con test rapidi: “Rimangono ancora senza chiarimenti le nostre domande sull’utilizzo, negli screening di massa, dei test rapidi, sulla cui affidabilità nutrono dubbi anche numerosi scienziati. Stanno infatti emergendo studi che sembrano certificare come le variabilità del Covid sfuggano a questo tipo di analisi. Il rischio è quello di lasciare falsi negativi liberi di continuare a fare da vettore del virus, con danni incalcolabili per la popolazione. E viene spontaneo collegare queste evidenze scientifiche, in mancanza di risposte dal centrodestra, al fatto che, da quando sono partiti gli screening con test rapidi in Abruzzo, il numero dei contagi non è mai calato, mentre terapie intensive e reparti Covid sono andati in sofferenza ovunque”.

“Davanti al silenzio del Presidente Marsilio e dell’Assessore Verì rimane solo il rumore di sottofondo dei vari risponditori automatici, Consiglieri regionali di maggioranza che vengono mandati allo sbaraglio a parlare laddove la Giunta non ha il coraggio di farlo. Alla loro caciara, rispondiamo ribadendo che nessuno di noi è mai stato contrario all’organizzazione di screening di massa. Questi devono però essere organizzati con uno strumento che sia realmente efficiente quale è il TAMPONE MOLECOLARE, ben più affidabile rispetto al test rapido. Non è un caso quindi se diversi sindaci si stiano organizzando in autonomia per fare screening nei propri comuni con tampone molecolare. Rinnovo allora la mia richiesta al governo di Regione Abruzzo a utilizzarli anche per gli screening regionali o, in alternativa, a fare una massiccia campagna di comunicazione per ricordare a chi risulta essere negativo al test rapido di tenere alta la guardia, di utilizzare sempre la mascherina, il distanziamento sociale e qualsiasi altra accortezza indicata dalle istituzioni. Come se il test non lo avesse mai fatto”.

“La sola cosa che non può rimanere uguale – conclude – è questa improvvisazione che emerge dalla Giunta regionale di centrodestra. È il momento di smetterla di buttarla in caciara e di rispondere alle nostre tante domande sugli screening di massa, sul perché siamo una delle regioni d’Italia che ha da più tempo territori in zona rossa, su quale sia l’ordine di priorità nelle varie fasce di vaccinazioni o se si prosegue a caso, su quando sarà finalmente programmata una rete Covid efficiente, e su quando saranno sbloccati i fondi del Cura Abruzzo 1 che le imprese aspettano da un anno. Ma a quanto pare i cittadini dovranno aspettare ancora per avere un’operazione verità da Marsilio”.

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