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Scatta l’operazione ‘All in’ nella Marsica: quattro arresti, in carcere anche un poliziotto

Marsica sotto la lente d’ingrandimento della legalità della Polizia di Stato. E’ scattata, all’alba di oggi, l’operazione denominata ‘All-in’.

Blitz anti-droga, quindi, eseguito dai poliziotti della squadra anticrimine del Commissariato di Avezzano. Alle prime luci dell’alba di oggi, sono scattati gli arresti e innumerevoli misure cautelari. Sotto la supervisione del Dirigente del Commissariato avezzanese, Paolo Gennaccaro, sono finiti al fresco, in carcere, Agostino Fina, di Luco dei Marsi, poliziotto in servizio a Roma e Ivo Di Terlizzi, dipendente del Consorzio acquedottistico marsicano, già noto alle Forze dell’Ordine.

Sono due le misure cautelari, quindi, in carcere, due, invece, ai domiciliari, tre gli obblighi di dimora ed uno il divieto di dimora. Andrà in carcere anche un vessillo della legge: un poliziotto; una divisa, quindi, che dovrebbe proteggere a spada tratta la bellezza onesta della trasparenza e la protezione estesa verso le cosiddette persone innocenti.

Sono otto, in totale, le ordinanze di custodia cautelare: due in carcere, due agli arresti domiciliari, un divieto di dimora ad Avezzano e tre obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, sette delle quali per spaccio di sostanze stupefacenti e una per concussione, reato contestato a un poliziotto nei confronti di persone alcune delle quali locali ed altre residenti fuori provincia.

L’indagine è scaturita dagli accertamenti relativi ad un rogo doloso che ha coinvolto, alla fine del 2015, quattro autovetture di un noto imprenditore avezzanese, estraneo all’operazione odierna.

L’attività di indagine, condotta con operazioni tecniche combinate a metodologie di investigazione tradizionali, ha permesso di fare emergere una rete di spaccio di sostanze stupefacenti coinvolgente numerose persone residenti nella Marsica con ramificazioni anche nel capoluogo e nel Teramano.

Il personale della Squadra anticrimine del commissariato di Avezzano ha infatti dovuto, per alcuni mesi, investigare senza sosta al fine di cristallizzare le posizioni degli indagati che, con diversi livelli di coinvolgimento e con differenti compiti, si approvvigionavano al di fuori de L’Abruzzo di ingenti quantitativi di varie tipologie di sostanze stupefacenti, che venivano poi riversati sul mercato locale per rifornire gli assuntori della cosiddetta ‘Avezzano bene’.

Numerosi sono stati i riscontri effettuati, anche mediante appostamenti e pedinamenti dei vari pusher, che hanno portato al sequestro di rilevanti quantita’ di hashish e cocaina e all’individuazione dei componenti della rete di spaccio, uno dei quali è risultato talmente determinato da continuare ad effettuare le cessioni nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari. Nelle maglie dell’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avezzano, è finito anche un appartenente alla polizia di Stato in servizio a Roma, anche lui colpito da misura cautelare. Al poliziotto è stata contestata esclusivamente la concussione per essersi fatto consegnare somme di denaro da un pregiudicato in cambio di una millantata ‘protezione’. L’operazione, che ha comportato l’esecuzione anche di numerose perquisizioni locali, è stata svolta in collaborazione con le Squadre Mobili di L’Aquila, Roma, Pescara e Teramo e con l’ausilio di unita’ cinofile della polizia di Stato provenienti da Ancona.

Foto di: La Ringhiera

 

 

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