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Santa Croce, non concessa la sospensiva, il bando va avanti: il 27 si aprono le buste

E’ stata negata la sospensiva dal Tribunale Amministrativo Regionale di L’Aquila. Il 27 dicembre, perciò, si potranno aprire le buste con le relative proposte. Il Tar dell’Aquila non ha accolto la richiesta di sospensione, dando così il via libera.

I giudici amministrativi, di fatti, ordinarono, tempo fa, a fine novembre, all’Ente regionale di sospendere la valutazione delle domande proprio in attesa di pronunciarsi sulla sospensiva nell’udienza, che era stata fissata per oggi, 21 dicembre. Il Tar dell’Aquila, riunito oggi, ha fissato, invece, per il prossimo 8 febbraio l’udienza di merito in relazione al ricorso presentato dalla Santa Croce Spa contro il bando per la concessione della sorgente Sponga di Canistro (L’Aquila) lanciato dalla Regione Abruzzo, scaduto lo scorso 15 dicembre.

I giudici amministrativi hanno agito alla luce della rinuncia alla sospensiva da parte della società del patron Camillo Colella, fissando, però, il merito nel giro di poco più di un mese. Nei primi giorni di dicembre, esaminando l’istanza della società di Colella, lo stesso Tribunale amministrativo aveva ordinato alla Regione di ricevere le domande di partecipazione, che sono state quattro, ma di non visionare le proposte.

Questa prescrizione – afferma la società in una nota riportata dall’Agi – viene meno in seguito al nuovo pronunciamento del Tar: ora la dirigente del servizio Risorse del territorio e attività estrattive della Regione, Iris Flacco, potrà quindi riattivare il percorso per arrivare all’assegnazione della concessione. Colella sottolinea che «rispetterò quanto deciso dalle istituzioni, fiducioso che si arrivi a stabilire la verità in questa complessa e problematica vicenda che ha causato numerosi inconvenienti all’azienda, all’indotto, ai sindacati e ai dipendenti».

Il Tar, al quale si era rivolto il Comune di Canistro, aveva già annullato il bando circa un anno e mezzo fa. Nel ricorso presentato dalla Santa Croce sono stati evidenziati diversi profili di illegittimità: in particolare, i legali della Santa Croce, Roberto Fasciani del foro di Avezzano (L’Aquila) e Giulio Mastroianni del foro di Roma, hanno denunciato anche l’assenza della Valutazione di impatto ambientale (Via) e del Piano di tutela delle acque che la Regione avrebbe dovuto adottare in via preventiva proprio in ossequio alla sentenza dello scorso anno.

Il ‘blocco’ del Tar, inizialmente, era stato adottato in conseguenza al ricorso in opposizione al bando di gara per la concessione, firmato dalla dirigente regionale Iris Flacco, presentato dalle società Santa Croce Spa e Italiana Beverage Srl. Il sindaco di Canistro, Angelo Di Paolo, ascoltato dalla Redazione, afferma: «La Regione, poi, dovrà presentare il VIA, ossia la Valutazione di Impatto Ambientale – procedura amministrativa finalizzata ad individuare eventuali impatti ambientali di un’opera – e poi, a febbraio, il Tar entrerà nel merito. Ora mi aspetto che ci sia il risultato tanto atteso da noi Comune e dalla popolazione: che vi sia, cioè, un’azienda che sia realmente in grado di risollevare le sorti di questa nostra realtà». Le due società avevano evidenziato, infatti, alcuni presunti profili di illegittimità rispetto al famoso bando, scaduto il 15 dicembre. L’8 di febbraio il Tar dovrebbe dare l’ok definitivo per l’affidabilità e la credibilità del bando, quindi.

L’interruzione in essere non aveva comunque riguardato la fase della presentazione delle offerte, per la quale era stato fissato il temine ultimo del 15 dicembre, ma solamente la fase successiva, ossia quella posta fra questa data e la data di discussione della vertenza (oggi, 21 dicembre) inibendo perciò, esclusivamente, la materiale apertura delle buste e la valutazione delle offerte presentate. Ora, la strada pare spianata, anche perché il bando va avanti.

«I lavoratori della Santa Croce, intanto, dal mese di settembre scorso non stanno percependo un euro, quindi, senza voler fare i conti in tasca a nessuno in maniera troppo asciutta e schietta, vi sono, ad oggi, tre mensilità arretrate. Questo Natale avrà, per i 75 dipendenti dello Stabilimento, un sapore molto amaro. Si stanno rivolgendo, molto probabilmente, alle banche e alle Poste, per ricevere qualche anticipo economico in modo da poter trascorrere in una parvenza di armonia e in un accenno di serenità le feste attuali, anche se senza soldi. Ecco perché noi auspichiamo un imprenditore sano. – afferma Marcello Pagliaroli, segretario Flai Cgil – Un imprenditore che investa, innanzitutto, nella risorsa umana di cui dispone».

Foto di: PrimaDaNoi.it

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