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“Rivoluzione” Regolamenti: alcuni hanno 72 anni

Grande lavoro per la Commissione Studio e Regolamento, presieduta da Roberto Verdecchia. Ecco quali sono i Regolamenti più arcaici

Amministrative Avezzano: il PD candida Verdecchia

Dal Regolamento sulla distribuzione dell’acqua a quello sulla casa di riposo “San Giuseppe”, struttura chiusa da anni, passando per quello che riguarda la Biblioteca comunale.

Sono 112 i regolamenti in essere presso il Comune di Avezzano, molti dei quali ormai superati, non attuali o addirittura in contrapposizione.

Proprio per questo dovranno essere resi attuali ed effettivi.

Un grande lavoro per la commissione Studio e Regolamento, presieduta da Roberto Verdecchia, costituita da cinque consiglieri, tre di maggioranza e due di opposizione: oltre a Verdecchia, ne fanno parte i consiglieri comunali Mario Babbo (vice presidente), Cristian Carpineta, Ernesto Fracassi e Alfredo Mascigrande.

Verdecchia a Info Media News spiega: “Ci stiamo mettendo mano, c’è davvero un grande lavoro da fare. Per riuscire ad arrivare a un risultato importante sicuramente sarà fondamentale la collaborazione degli Uffici e dei dirigenti”.

Entrando nei dettagli: “Ci sono Regolamenti che risalgono al 1948, molti dovranno essere raggruppati e ricompresi in un unico regolamento. Dal prossimo anno contiamo di fare dalle due alle tre sedute settimanali”.

La commissione ad hoc inizierà, dunque, quest’opera certosina, ma il lavoro dovrà proseguire negli anni per riuscire ad attualizzare completamente i Regolamenti.

Ma quali sono i Regolamenti più arretrati?

Tra i più vecchi c’è sicuramente il Regolamento locale di Igiene, risalente al 20 novembre del 1948, approvato il 9 dicembre di 72 anni fa.

C’è poi il Regolamento sulla distribuzione dell’acqua del 1974, sicuramente ormai superato se si pensa che il Consorzio Acquedottistico Marsicano (Cam) è nato il 16 novembre 1994.

È del 1961, poi, il Regolamento sulla Biblioteca comunale, del 1985 quello riguardante la casa di riposo “San Giuseppe”, ormai chiusa da diversi anni.

Tra gli altri Regolamenti da rivedere ci sono anche quello sull’Avvocatura comunale del 2000 e quello sull’interpello – ovvero un’istanza che il contribuente rivolge all’amministrazione finanziaria – del 2001 e il Regolamento sulla partecipazione democratica dei cittadini del 1994.

Andrà attualizzato anche quello sulle Pari opportunità, fermo al 2005 e il Regolamento sul controllo dell’autocertificazione, fermo al 2006, nonostante sia soggetto a modifiche legislative quasi annuali.

Ci sono poi i Regolamenti su contratti ed economato del 1971 e sulla tassa smaltimento dei rifiuti del 1996, rivisto nel 2008.

Infine, ci sono Regolamenti, come quello sulla costituzione dell’Urban center dell’ex sindaco Gabriele De Angelis, sui quali bisognerà aprire una discussione per valutare se ci sia ancora o no un interesse ad attuarli.

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