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Rapine a mano armata ad Avezzano: arrestati rapinatori seriali dalla Polizia di Stato

Nella mattinata odierna il personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione a delle misure cautelari in carcere a carico di 2 pregiudicati locali,  che avevano costituito un  sodalizio criminoso dedito soprattutto alle rapine in esercizi commerciali. Come si ricorderà, nel secondo semestre dello scorso anno sono state consumate  sette rapine a mano armata in danno di negozi di Avezzano, con modalità operative pressoché identiche.

I rapinatori, di solito in tre, sempre armati e con volto travisato, utilizzavano delle Fiat Uno rubate nelle ore immediatamente precedenti nei territori limitrofi, e compivano la rapina intorno all’orario di chiusura dei negozi, con atti di violenza e minacce anche nei confronti di minori, tanto è che in una occasione non si erano fatti scrupolo di puntare un’arma contro un bambino di dieci anni.

L’attività investigativa svolta dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Avezzano ha  ricondotto, senza ombra di dubbio, i numerosi indizi di colpevolezza su due persone. Si tratta di  un cinquantatreenne,  pluripregiudicato di origini siciliane, attualmente sottoposto ad Avviso Orale Aggravato del Questore, già coinvolto nella recente operazione “Eldorado” ed a suo tempo individuato anche come l’esecutore del grave danneggiamento con bomba carta compiuto qualche anno fa su un’autovettura civetta del Commissariato, e di un ventiquattrenne, anch’egli sottoposto ad Avviso Orale, appartenente alla locale comunità rom, già noto alle forze dell’ordine.

I due sono stati riconosciuti come gli esecutori materiali delle tre rapine di seguito elencate: quella ai danni della Sala Slot Flat Rider il 22 ottobre 2016, che aveva fruttato un bottino di circa 4.000 euro; quella alla Farmacia Comunale il 5 dicembre 2016, dove erano stati asportati circa 6.000 in contanti; infine, quella ai danni della Tabaccheria “L’angolo di Via America” il 17 dicembre 2016, la più remunerativa in quanto aveva fruttato la somma contante di 7.000 euro e circa 11.000 euro in valori bollati e gratta e vinci. Quest’ultima  rapina è stata compiuta a soli cinque giorni dalle perquisizioni domiciliari eseguite dalla Squadra Anticrimine a carico dei due arrestati, a riprova della spregiudicatezza e pericolosità del gruppo criminale.

Coinvolti nelle indagini anche un ventiseienne, appartenente alla locale comunità rom e Sorvegliato Speciale della P.S., il fratello venticinquenne, con precedenti di polizia, e la madre degli stessi, tutti denunciati per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale poiché in occasione dell’attività operativa susseguente ad una delle rapine tentavano di  impedire i controlli di Polizia in atto nei confronti di uno degli odierni arrestati.

Il fratello maggiore, per i predetti fatti è stato anche colpito dal provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria della custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.

Nell’ambito dell’attività odierna sono state effettuate anche le perquisizioni locali nelle abitazioni degli indagati; le stesse hanno permesso di reperire ulteriori elementi utili alla cristallizzazione delle ricostruzioni investigative.

Sono ancora in corso, infatti, le indagini volte alla individuazione di ulteriori componenti della banda e di eventuali fiancheggiatori degli stessi.

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