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Provincia L’Aquila: “Chiesto ristoro danni stazioni sciistiche”

Consiglio provinciale riunito questa mattina in videoconferenza: chiesta anche acquisizione e riclassificazione strada nel comune di San Pio delle Camere e adesione al progetto "il cammino d’Abruzzo"

Dove si può sciare in Abruzzo?

Si è riunito, questa mattina, nella modalità di videoconferenza il Consiglio della Provincia dell’Aquila che ha approvato all’unanimità l’acquisizione e riclassificazione del tratto stradale denominato “via San Leonardo” nel Comune di San Pio delle Camere, già oggetto di una mozione presentata in un precedente consiglio provinciale, e passaggio nelle competenze comunali della S.P. n. 8 ‘Peltuinate – I tronco’ dal km. 10+455 al km. 14+205.

Approvato lo schema di convenzione del servizio di Segreteria in forma associata tra la Provincia dell’Aquila e il Comune di Castel di Sangro essendo al momento, la sede del comune Altosangrino, vacante.

La Provincia dell’Aquila ha aderito all’unanimità al progetto “il cammino d’Abruzzo” , attraverso l’approvazione dello schema di protocollo di intesa istituzionale con le altre province della regione, sostenuto dall’associazione cultuale ‘Abruzzo a piede libero’, che intende promuovere un percorso di oltre 600 chilometri che si dispiega nelle quattro province abruzzesi e attraversa 68 borghi con 33 tappe a piedi o in mountain bike.

Il medesimo progetto è stato già approvato nell’ultima seduta del direttivo dell’UPI (Unione delle Province d’Italia) Abruzzo.

Interrogazione del Consigliere, Romano Paolo, riguardante l’iter di variante delle norme tecniche di attuazione al piano regolatore generale vigente relativa ai centri storici del Comune dell’Aquila, un argomento molto tecnico, che ha trovato la disponibilità dell’Ente Provinciale a confrontarsi con il Comune dell’Aquila per l’apertura di un tavolo istituzionale sull’argomento.

Approvato all’unanimità un atto di indirizzo, presentato al consiglio dal Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, per il ristoro dei danni economici, provocati dalla pandemia della Sars-Cov2, agli esercenti degli impianti sciistici insistenti nella Provincia dell’Aquila. A tal proposito il Presidente ha precisato che “la decisione del Ministro della Salute di rinviare l’apertura degli impianti sciistici al 10 marzo ha sancito la sostanziale archiviazione della stagione turistica invernale, con conseguenze economiche pesanti sul comparto.

Tra le varie questioni pressanti per il nuovo Governo, si chiede un impegno preciso per il settore dello sci, intendendo con ciò la Cig per i lavoratori stagionali ed i ristori per tutte le attività operanti nel campo. Ed invero, lo stop all’avvio della stagione sciistica, rende non più rinviabile una soluzione alla pressante richiesta degli indennizzi, insieme al più generale sostegno per le imprese e i lavoratori, oltre alla scadenza del blocco dei licenziamenti il 31 marzo.

Pur accogliendo con fiducia le rassicurazioni del Governo, circa l’impegno a compensare «al più presto» gli operatori del settore con “adeguati ristori”, non ci può esimere dal sottolineare con forza che il turismo è uno dei settori maggiormente colpiti dalle chiusure e dalle restrizioni anti Covid. Finora i reclami degli operatori sull’urgenza del decreto ad hoc sono rimasti in stand by per il passaggio dal vecchio al nuovo governo. Ci si aspetta dal nuovo esecutivo una misura adeguata con l’atteso decreto Ristori 5 che può contare su 32 miliardi, dopo l’ultimo scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento a metà gennaio. Come già espresso dai neoministri dello Sviluppo economico e del Turismo, Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia, i ristori per lo sci devono avere priorità assoluta e «non è detto che bastino i 4,5 miliardi richiesti quando la stagione non era ancora compromessa, “probabilmente ne serviranno di più”.

L’Abruzzo ed in particolare la Provincia dell’Aquila è particolarmente interessata dalla crisi del settore, in quanto sede delle più prestigiose e numerose stazioni sciistiche del centro sud Italia. Pertanto il danno per l’economia dello sci e della montagna è immenso, pertanto gli indennizzi e ristori rappresentano una priorità assoluta. Il Consiglio Provinciale, chiede al Governo ed in particolare ai ministri competenti di attivarsi rapidamente per l’erogazione di adeguante misure economiche e fiscali per ristorare tutti gli operatori del settore interessati dal turismo invernale, ricomprendendo in tali azioni i titolari di impianti sciistici, gli albergatori, i ristoratori, i maestri di sci, gli esercenti del commercio i lavoratori stagionali, ed ogni altra categoria interessata.

Impegna il presidente della Provincia anche nella qualità di presidente UPI Abruzzo ad interloquire con gli organi del Governo Regionale affinché le istanze suddette vengano recepite dal Parlamento e dal Governo Nazionale. L’interessamento deve ricomprendere anche la ricomprensione di investimenti per il settore nell’ambito della programmazione Regionale nell’agenda europea 2021/2026 e nel Recovery Plan”.

Infine, sono state affrontate alcune problematiche relative alla Strada Provinciale S.P. 5 ‘Colle di Sassa’, interessata da movimenti franosi a seguito degli ultimi eventi meteorologici, e la viabilità della S.P. 33 di ‘Coppito’ nel tratto di Preturo, carrabili sulle quali, il settore della viabilità, sta già lavorando.

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