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“Premio Donna 2021 Antonio Padovani”: le vincitrici

Premiate Nathalie Dompe', Antonella Santuccione Ciada e Sabrina Prioli

Sanità, industria, sviluppo sociale: il ruolo delle donne nella fase pandemica” è il tema della manifestazione che la Onlus Antonio Padovani organizza per mercoledì 28 luglio, alle 18,30 al relais Magione Papale, all’Aquila. Nel corso della serata verrà assegnato il Premio Donna 2021, giunto alla terza edizione, a Nathalie Dompé, amministratrice delegata di Dompé Holdings e vice presidente del business developement Dompé negl Usa, ad Antonella Santuccione Chada, medico e neuroscienziata, Ceo Women’s Brain Porject (WBP) e Capo delle relazioni per Alzheimer’s Biogen e a Sabrina Prioli, cooperante internazionale e professional life coach, vittima di una storia di violenza in Sud Sudan. Alla manifestazione, in cui verrà presentato anche il libro “Storie di donne” della autrici Monica Pelliccione, Maria Elena Rotilio e Tiziana Iemmolo (edizioni Onlus Antonio Padovani) prenderanno parte, oltre alle premiate, il presidente della Onlus, Gianni Padovani, autorità civili e militari, rappresentanti del mondo politico, istituzionale ed economico abruzzese e del comparto sanitario. Modererà l’incontro la giornalista e scrittrice, Monica Pelliccione. “Dopo il grande successo dello scorso anno torna il Premio Donna 2021, dedicato alle figure femminili che si sono particolarmente distinte in vari campi professionali e della società civile”, ha dichiarato Padovani, “quest’anno, in particolare, abbiamo inteso dare un riconoscimento pubblico a tre donne, legate all’Abruzzo, che hanno svolto un ruolo fondamentale nella gestione della fase pandemica. Il virus ha accentuato le disuguaglianze, come dimostrano i dati nazionali sulla perdita del lavoro nel lockdown, che riguarda per oltre l’80% le lavoratrici, ma allo stesso tempo ha ancora una volta dimostrato che le donne sono dotate di forza e determinazione e sono in grado di far esercitare un ruolo fondamentale nella gestione delle crisi, di ogni genere, e di offrire risposte adeguate anche dal punto di vista gestionale e sanitario. A questo tema si unisce quello ormai consolidato che porta avanti la onlus Antonio Padovani della violenza fisica e psicologia sulle donne, che rappresenta, purtroppo, ancora oggi un substrato della nostra società e che va combattuto sradicando alla base le disuguaglianze sociali e diffondendo la cultura del rispetto, soprattutto tra le giovani generazioni, in famiglia come sul lavoro”. Con il libro “Storie di donne”, presentato a primavera scorsa in Senato, alla presenza del ministro delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, Pelliccione ha ottenuto tre riconoscimenti letterari nazionali. “La caratura delle premiate, come nella scorsa edizione”, ha dichiarato Pelliccione, “dimostra la capacità delle donne di imporsi nella società, superando limiti e steccati legati a vecchi stereotipi che fanno fatica ad essere archiviati. Ho aderito al progetto della onlus Antonio Padovani nella convinzione che le donne siano in grado, ed abbiano il diritto di farlo, di ritagliarsi uno spazio nella società e di progredire professionalmente senza dover cedere il passo a meccanismi di potere. Un salto di mentalità che passa, necessariamente, attraverso la cultura del rispetto”.

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