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PPI Pescina e Tagliacozzo, D’Orazio: “Pronti a protestare in ogni modo”

"Fui il primo sindaco a sollevare la questione e a portarla sul tavolo regionale". Parla anche il primo cittadino di San Benedetto dei Marsi.

Covid-19, D'Orazio: “Potenziamento ex presidio ospedaliero Pescina”

Altro che tempesta in un bicchiere d’acqua.

Questa volta si annusa l’aria di una bufera e, quasi, di una sollevazione di popolo. Ora c’è una data, anzi due. Quella della riapertura H12 dei due punti di primo intervento marsicani, che insistono sui territori di Pescina e di Tagliacozzo, e quella della riunione d’urgenza dei sindaci della Marsica, di tutti i sindaci, che, agguerriti, tornano ad incalzare la Giunta regionale e l’Azienda Sanitaria locale. Non si può tollerare una Sanità locale a metà.

Il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio, se la prende con i dirigenti All, “lautamente pagati, che, se non sono in grado di trasformare in atti la volontà politica dei rappresentanti dei cittadini, abbiamo almeno la compiacenza e la dignità di dimettersi dal loro incarico”. Nel suo post pubblico, datato a ieri, si rivolge anche e di nuovo al presidente della Giunta regionale Marco Marsilio: “mi auguro che il governatore abbia espresso la precisa volontà di riaprire al più presto e 24 ore su 24, i punti di primo intervento di Pescina e di Tagliacozzo, altrimenti non ci resterà che adottare tutte Lee forme di protesta del caso”.

“Circa la necessità di potenziare gli ex presidi ospedalieri di Pescina e Tagliacozzo, al fine di fronteggiare l’emergenza covid-19 all’interno del territorio marsicano, posso affermare, senza ombra di smentita, di essere stato il primo Sindaco a sollevare la questione e portarla sul tavolo regionale e sulle scrivanie dei dirigenti della nostra Asl”.

“Mentre chiedevo questo, purtroppo a causa di alcuni contagi riguardante il personale medico, molti dottori ed infermieri, pur non essendo infettati, sono stati messi in quarantena, determinando la carenza di personale e di conseguenza la chiusura dei due PPI di Pescina e Tagliacozzo. Abbiamo dovuto digerire a malincuore questa decisione, nella speranza che, superata questa delicata fase precauzionale, tutto sarebbe tornato nella situazione ex ante. Purtroppo non è andata così. I medici e gli infermieri sono rientrati a lavoro, ma dirottati in altre sedi, lasciando sguarnite proprio quelle zone già duramente falcidiate dalla scellerata logica dei tagli alla spesa sanitaria”, continua il primo cittadino di San Benedetto dei Marsi.

“Già questo poteva suscitare attriti, ma abbiamo tollerato, cercando di comprendere da buoni amministratori, il momento e le difficoltà di chi si è trovato a gestire un’emergenza epidemiologica che ha coinvolto non un paese o una provincia, ma l’intero pianeta! Abbiamo poi visto la concessione di imponenti finanziamenti per porre in essere quelle misure volte a sostenere l’adeguamento di molti Ospedali e strutture sanitarie, ed anche in questo caso, la Marsica in particolare, è rimasta a guardare. Sono state pubblicate norme che hanno consentito e che consentono tuttora di procedere a nuove assunzioni di personale medico ed infermieristico, con procedure ultra celeri e snelle ed ancora ci si dice che c’è carenza di personale qualificato”, aggiunge agguerrito.

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