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Pietrucci: “Ok ospedale Avezzano, ma disimpegno per L’Aquila”

Consigliere regionale: "Confermato lo stato d’avanzamento dei lavori del reparto di terapia sub intensiva ad Avezzano, ma lavori programmati per il Pronto Soccorso dell’Aquila ancora non partono"

“Con un sopralluogo operativo il Direttore generale della Asl 1, ieri ha confermato lo stato d’avanzamento dei lavori del reparto di terapia sub intensiva (6 posti letto) e della nuova area pre- triage del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano che saranno completati entro febbraio, mentre tra due mesi terminerà la ristrutturazione della Rianimazione”.

È quanto scrive in una nota il consigliere regionale di centrosinistra Pierpaolo Pietrucci.

“Un intervento – da 1,8 milioni di euro – indispensabile e sacrosanto in funzione anti Covid, dopo la vergogna dei mesi passati, l’allestimento delle tensostrutture, le drammatiche scene di attese all’addiaccio e le morti in ambulanza di contagiati in attesa di ricovero. Finalmente si pone rimedio ad una carenza assurda e si rafforza un presidio vitale per Avezzano, per l’intera Marsica e per l’Abruzzo interno. Ciò che resta incomprensibile e intollerabile è, a questo punto, il disimpegno del Manager Roberto Testa verso l’ospedale San Salvatore dell’Aquila”, dichiara Pietrucci.

“I lavori programmati per il Pronto Soccorso dell’Aquila ancora non partono, il Laboratorio analisi ancora non viene completato, il processamento dei tamponi viene effettuato all’Istituto Zooprofilattico di Teramo ad un costo esorbitante (ad oggi abbiamo speso 6 milioni di euro, mentre sarebbero bastati 200.000 euro con il Laboratorio a disposizione), della vaccinazione intensiva di massa ancora non c’è traccia, mentre i reparti sono quasi pieni. Per non parlare dell’assurda carenza del personale, sempre denunciata dalle forze sindacali. La pandemia è iniziata ormai un anno fa“, sottolinea il consigliere regionale.

“E la previsione degli scenari, invece di determinare la sostituzione di due Direttori sanitari in piena pandemia e solo per squallide ragioni politiche, avrebbe dovuto far programmare subito interventi strutturali e strategie territoriali adeguate per fronteggiare i contagi, le diverse ondate e ora anche la diffusione di pericolosissime varianti. Questa insipienza e questa incapacità rappresentano una offesa verso i cittadini, il personale e le istituzioni locali – dal sindaco del capoluogo a tutti i Comuni interessati – che meriterebbero ben altro rispetto ed efficienza da chi è chiamato a gestire la sanità pubblica e la salute delle persone che è il bene più prezioso in assoluto. L’ho già chiesto o torno a ribadirlo. La nostra ASL funzionerebbe meglio se fosse commissariata”, conclude.

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Redazione IMN