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Pescara è 71esima per accessibilità alle persone disabili, ma si punta a migliorare

Pescara al 71esimo posto nella classifica sull’accessibilità e vivibilità delle città italiane per persone disabili. Emerge da un’indagine curata dall’Anmil e rilanciata da Confartigianato Pescara, secondo cui il capoluogo adriatico «deve essere una città moderna e turistica per tutti e per essere tale deve avere innanzitutto una qualità della vita e della mobilità che sia almeno sufficiente. E’ un nostro dovere morale ancor prima che economico – commenta il presidente di Confartigianato Pescara, Giancarlo Di Blasio – correre ai ripari e scendere in campo per i soggetti più deboli. Facciamo nostro lo slogan della città di Milano adattandolo a noi: ‘Pescara per tutti’. L’obiettivo da raggiungere dovrebbe essere questo, ma lo stato di fatto è una città assolutamente arretrata in materia di abbattimento delle barriere architettoniche».

«Parcheggi per disabili poco identificabili, con strisce scolorite e, soprattutto, quasi sempre occupati da chi non ne ha diritto o da auto con contrassegni maldestramente contraffatti – sottolinea, infatti, il presidente di Confartigianato Commercio, Massimiliano Pisani – scivoli perennemente ostruiti; accessi ai negozi, laddove ve ne sono, ostruiti da ambulanti o suppellettili di ogni genere; multinazionali che hanno aperto filiali in pieno centro occupando l’intero marciapiede e costringendo le carrozzine a scendere sulla sede stradale, tra le automobili. Milano, al contrario – osserva – ha fatto della qualità della vita e del turismo per diversamente abili la sua mission: tutte le attività commerciali del centro storico, dal 2014, grazie anche a sgravi fiscali, hanno installato pedane sugli accessi e campanelli su tutte le attività. La ‘città mondiale dello shopping’ è davvero accessibile. Il risultato? Qualità della vita migliore per tutti ed incremento delle presenze turistiche, con una crescita dei fatturati. Sono sempre di più, d’altronde, i tour operator che si occupano di turismo per disabili, ma Pescara è totalmente esclusa».

Confartigianato chiede «poche cose, ma essenziali: un protocollo di intesa tra Comune e associazioni di categoria per favorire l’installazione di rampe, scivoli e campanelli per tutte le attività commerciali, snellendo quanto più possibile gli aspetti burocratici ed i relativi costi; la creazione di percorsi turistici a ‘barriera zero’, adeguatamente pubblicizzati sui portali dell’amministrazione; un incremento dei parcheggi per disabili nelle zone centrali e vicino ai negozi; un numero verde per poter richiedere un taxi abilitato al trasporto carrozzine; una programmazione delle corse degli autobus garantendo mezzi adeguati».

«Solo così – riprendono Di Blasio e Pisani – Pescara potrà essere una ‘città per tutti’, una vera città dello shopping, potendo contare anche su un aumento del fatturato. Fondamentale il ruolo della Polizia municipale, per una lotta senza quartiere contro chi approfitta della disabilità altrui per i propri fini; un controllo più incisivo sui contrassegni e rimozione immediata delle auto che occupano abusivamente i posti dedicati. Auspichiamo un nuovo regolamento Cosap e edilizio che faccia della legge 13 nazionale ‘abbattimento barriere architettoniche’ il suo cavallo di battaglia. Sono sicuramente necessari sacrifici da parte delle istituzioni e di noi operatori – concludono i rappresentanti di Confartigianato – ma siamo certi che il risultato valga lo sforzo: ‘Pescara per tutti’».

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