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Performance Opera di Roma sul Gran Sasso

Un successo della rassegna “In punta di piedi tra arte e territorio” organizzata dall’associazione culturale L’Etoile in collaborazione con Art Nouveau

Un’esibizione straordinaria e unica nel suo genere: per la prima volta sul Gran Sasso la performance dell’etoile del Teatro dell’Opera di Roma da togliere il fiato.

Un successo della rassegna “In punta di piedi tra arte e territorio” organizzata dall’associazione culturale L’Etoile in collaborazione con Art Nouveau, scuola di formazione professionale per la danza diretta da Ornella Cerroni, che viene raccontato in un video, breve ma intenso, di Francesco Colantoni, Stefano Ianni e Giovanni Sfarra.

Era l’alba del 25 agosto scorso, quando Rebecca Bianchi, lungo il percorso che conduce al Corno Grande, la vetta più alta dell’Appennino, assieme a un quartetto d’archi con il solista al clarinetto ha dato vita a una performance senza precedenti.

Il quartetto d’archi era composto dai maestri Antonio Scolletta, Sara Tortoreto, Luana De Rubeis e Giancarlo Giannangeli e dal solista al clarinetto Gennaro Spezza.

L’evento è stato riservato solo allo staff tecnico e ai filmaker, per girare il video spot con l’etoile come testimonial.

La vetta è stata raggiunta a piedi dalla via normale con il supporto del Comando del Soccorso alpino della Guardia di Finanza diretto dal comandante Paolo Passalacqua, che ha gentilmente messo a disposizione i suoi uomini e il capostazione del soccorso dell’Aquila, la guida alpina Leandro Giannangeli, che hanno garantito la sicurezza di tutto l’evento.

“In punta di piedi tra arte e territorio”, iniziata il 2 agosto con il concerto-spettacolo su Pizzo Cefalone e conclusasi il 25 sul Corno Grande, ha fatto registrare grande successo anche con la passeggiata musicale tra i cortili del centro storico dell’Aquila e il Castello Rivera e con il Gran Galà di Danza, inserito nel programma della Perdonanza Celestiniana.

Il progetto “In punta di piedi tra arte e territorio” è stato messo a punto dalla Cerroni e dal maestro Gennaro Spezza, tra i quali è oramai consolidata la collaborazione artistica, ed è cofinanziato dal Programma Restart, fondi pubblici per la ripresa socio-culturale post-terremoto.

Inserito nel programma Sviluppo delle potenzialità culturali per l’attrattività turistica del cratere, Priorità C, d.l. 78/2015, c.m.i. legge 125/2015, delibera Cipe 10/08/2016 n.49.

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