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Pellegrini (Babbo): “Palazzo fiera dimenticato”

Il Candidato consigliere di Avezzano in Prima linea per Mario Babbo Sindaco Pellegrini Andrea, fondatore del Kimera Rock irrompe nella discussione politica chiedendo più concretezza e non solo idee.

Pellegrini (Babbo): "Palazzo fiera dimenticato"

Molti candidati utilizzano alcuni temi senza però andare nello specifico. Mi sembrava doveroso fare chiarezza su alcune linee progettuali per il rilancio del territorio di eventi che possano dare uno slancio promozionale del territorio. Già da anni insieme ad altri giovani mi batto per il completamento e l’attivazione a 360° del polo fieristico di Avezzano. La struttura di cui è stato completato solo il primo lotto dei tre previsti è in uno stato di abbandono ormai da anni. Già da anni avevo proposto una serie di eventi nel parco Fermi-Corradini senza mai ricevere il nulla osta da parte dell’ufficio cultura; se quest’anno abbiamo potuto usufruire d questa esclusiva location e’ stato solo esclusivamente per via della situazione dovuta al Covid. Nel 2017 e’ stato realizzato un progetto che e’ da attualizzare anche per questa area e che prevede la trasformazione del complesso in un grande Hub e polo artistico – culturale e turistico per l’intera marsica. Da luglio 2019 il silenzio è stata l’unica risposta ricevuta dall’ARAP e dalla politica, probabilmente per favorire la realizzazione di un polo fieristico nella città dell’Aquila di cui si parla già da tempo. Ancora molto scarsa l’attenzione che i candidati hanno messo su questa problematica che in pochi conoscono in maniera approfondita. Ancora più grave se pensiamo che il centro fieristico ad oggi è forse l’unico spazio adatto per concerti di alto livello. Io lo so bene essendo il fondatore del Kimera Rock e avendo realizzato nel complesso concerti che hanno portato da tutti le parti di Italia circa 5000 persone impiegando circa 57 unità lavorative per 5 giorni. La vicinanza della struttura con i siti di Interesse dei Cunicoli di Claudio e il Parco dell’incile lascia inoltre molte opportunità di integrazione nel territorio. Oggi si parla molto di cultura, ma spesso limitata al Castello orsini ed al teatro dei marsi che hanno una capienza di circa 700 persone e spesso non vengono concessi a tutti gli operatori, ad esempio non al Kimera Rock. Ad Avezzano mancano spazi per concerti ed eventi che rilancino il territorio attraendo e coinvolgendo turismo occasionale da fuori Marsica, Provincia e Regione. Da anni forniamo continuamente nuove idee al comune senza avere la possibilità di approfondire la loro progettualità. Non dimentichiamo che ad Avezzano e nella Marsica in generale le professioni che ruotano intorno al mondo della cultura non hanno ancora stabilità e spesso non vengono riconosciute come professionalità ma come Hobby e che spesso gli eventi di interesse vengono confusi con eventi di intrattenimento. Le politiche adottate fino ad oggi dagli uffici del comune non hanno di certo aiutato la crescita professionale degli operatori sminuendoli in nomi illeggibili dentro un calendario in cui ogni evento viene trattato come un riempimento senza riconoscere la dovuta importanza al lavoro delle persone. Dietro ogni evento, oltre a chi sale sul palco, ci sono tecnici, operatori di marketing, produzioni, operatori pubblicitari e molto altre professionalità che cercano continuità nel loro lavoro e trovano sistematicamente la sola opportunità di lavorare nella sagra di turno a volte senza aver riconosciuto neanche l’agibilità inps. I grandi eventi sono un volano per tutta l’economia del territorio e devono essere trattati da professionisti più che da politici; Molto importante è a mio parere la ristrutturazione dell’ufficio cultura e la separazione della gestione degli eventi da quest’ultimo con la creazione di un ufficio ad HOC per la gestione di eventi e promozione territoriale dedicato ai veri operatori del settore che lo fanno per professione e non come hobby. Già da due anni avevo proposto una serie di eventi nel parco fermi corradini senza ricevere lo star bene dall’ufficio cultura e se quest’anno abbiamo potuto godere di questa nuova location è stato solo ed esclusivamente per colpa del Covid.

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