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Paterno, che peccato: in Sicilia passa il Troina

Il Paterno in Sicilia per rispondere alla chiamata di Coppa Italia. Il Troina è lo spettro marsicano degli ultimi sette giorni. L’1-0 siculo dell’andata, firmato Romeo, costringe i ragazzi di Alessandro Lucarelli a vincere, e solo a vincere.

Nerazzurri partiti da Fiumicino nel pomeriggio di ieri, ad accoglierli la pioggia dal sapore isolano e un popolo, per natura, accogliente. Il tecnico pensa più volte alla formazione e alla fine sorprende le attese e lascia Aquino, alle prese col virus intestinale, a scalpitare in panchina; tra i siciliani c’è, invece, dal primo minuto Romeo, il mattatore del meeting del ‘Corbi’ di Canistro.

Si  parte puntuali alle 14 e 30, partita immediatamente vivace, squadre a viso aperto senza badare troppo ai convenevoli delle prime battute di gara.

Spunti interessanti dei padroni di casa, specie sulle iniziative di Fernandez Cipolla, a sbloccare la gara però è il Paterno. Al 25’ è il Freccia Rossa Di Ruocco a insaccare la rete alle spalle di Lizzoni per la rete che pareggia il risultato d’andata e riapre il discorso qualificazione. Si arriverà all’intervallo sullo 0-0, in attesa di risolvere la pratica nell’arco dei secondi 45 minuti.

Concede qualcosa in più il Paterno nella ripresa e all’82’ il direttore di gara concede ai siculi un calcio di rigore dubbio, al limite dell’area di rigore. Dal dischetto non sbaglia Marletta e il Troina mette nuovamente le mani sul pass per la finalissima. Lucarelli rischia anche Aquino nel finale per tentare di ribaltare il pronostico, il risultato però non cambierà più.

Sfumano sull’1-1 di Sicilia le speranze della società di via del Fosso di compiere l’impresa in Coppa. Un pari che non ridimensiona la cavalcata eccezionale della banda del presidente Angelo Di Gregorio, costretta, purtroppo, a fare i conti col risultato della gara d’andata. È lì che la squadra ha compromesso il passaggio del turno, complice la fisiologica stanchezza accumulata sulle gambe in questo finale proibitivo dal punto di vista del dispendio fisico. Applausi per Bolzan e compagni, bravi ad onorare l’impegno fino alla fine. Ora, appena smaltita la delusione, bisognerà risollevare la testa e dire la propria in campionato.

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