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Ospedale Avezzano, riaperti chirurgia generale e vascolare

A breve torneranno alla normalità anche Ortopedia, Urologia e Otorino. Assunti 212 infermieri in provincia

Reparti che riprendono i propri spazi originari, accorpamenti superati e personale infermieristico redistribuito: prove di ritorno alla normalità per l’ospedale di Avezzano con l’allentarsi delle tenaglie della pandemia.

Grazie al calo dei contagi al presidio marsicano, nei giorni scorsi, è stato possibile superare l’accorpamento di chirurgia generale con la vascolare, che era stato necessario nei mesi scorsi per ottimizzare al meglio il personale infermieristico e fronteggiare l’emergenza. Chirurgia vascolare e generale, in questo modo, hanno recuperato le rispettive ‘identità’ di spazi e personale, tornando alle loro distinte funzioni.

Una riorganizzazione che avrà vantaggi non solo sugli infermieri, i più esposti ai cambiamenti logistici causati dalla covid, ma anche e soprattutto sugli utenti che potranno beneficiare di una migliore qualità delle degenze ordinarie. Il positivo effetto domino, determinato dal calo dei ricoveri ospedalieri, porterà peraltro alla riapertura di altri reparti.

Nei prossimi giorni, infatti, ortopedia riprenderà la sua autonomia e anche urologia e otorino torneranno a ‘viaggiare’ ognuno per proprio conto, recuperando i rispettivi profili operativi. Queste tappe, che scandiscono il ritorno alla imminente normalità, coincidono con la chiusura di malattie infettive 3, il modulo aggiuntivo della specialità che era stato introdotto durante i picchi della pandemia.

Nei mesi scorsi, per tenere testa alla violenta ondata della pandemia, il servizio delle professioni infermieristiche, diretto da Adriana Pignatelli, ha dovuto gestire con grande accortezza il personale, cercando di ‘spalmarlo’ non solo all’interno delle diverse branche dell’ospedale ma anche sul territorio, a cominciare dalle Usca, le unità assistenziali che si recano a domicilio dei malati di covid.

Una difficoltà accentuata anche dalla presenza di una quota di infermieri meno giovani, che per limiti fisici non potevano essere impiegati in alcune attività, e dall’esigenza di rimpiazzare i dipendenti che si avvalevano dei benefici della legge 104.

In provincia assunti 212 infermieri, di cui 112 nuovi.

Per ovviare a tutte queste difficoltà, che hanno riguardato sia Avezzano sia gli ospedali di L’Aquila, Sulmona, e Castel di Sangro, è stato necessario immettere nuovo personale in tutta la provincia.

Operazione passata tramite l’assunzione di 212 infermieri, di cui 100 già in servizio con contratti di somministrazione e per l’occasione stabilizzati. Escludendo quest’ultimi, già presenti in azienda, i nuovi assunti a tempo determinato, per tutta la provincia, sono quindi 112, reclutati attingendo alla graduatoria formata dall’avviso pubblico che la Asl lanciò nel settembre scorso.

Peraltro l’azienda, nel giro di alcune settimane, provvederà a reclutare altri 52 infermieri, sempre dal bando citato, per infoltire ancora i ranghi e potenziarlo vieppiù per alzare l’efficacia delle prestazioni.

“L’intento”, dichiara il manager Roberto Testa, “è uscire prima possibile dall’emergenza e riportare gli ospedali agli standard assistenziali precedenti al fine di restituire la necessaria attenzione a tutte le altre patologie e, sul territorio, ridare vigore agli screening della prevenzione e alle attività di diagnosi”

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