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Ospedale Avezzano, Piacente (PD): “Struttura esausta”

L'affondo del segretario provinciale dem alla Maggioranza di Governo: "Da tre anni il governo Marsilio è in carica e nessun atto di programmazione è stato licenziato".

Sono ancora chiare nella memoria di tutti le scene incredibili a cui abbiamo assistito durante la fase più acuta della pandemia. Reparti sconvolti, il tendone bucato del pre-triage, le buste di plastica ai piedi degli operatori sanitari: in queste condizioni l’ospedale di Avezzano ha attraversato la più grande emergenza della storia recente. E ancora oggi la situazione non è cambiata”.

Così scrive in una nota il Segretario provinciale del PD Francesco Piacente, che aggiunge: “Siamo di fronte ad una struttura ospedaliera esausta: gli operatori sanitari sono quotidianamente messi alla prova da una situazione delle risorse umane e degli spazi dedicati a servizi e degenze, assolutamente insufficienti. In tutti questi anni abbiamo visto il Presidente Marsilio, l’Assessore Verì e i Direttori generali che si sono avvicendati, impegnati nel diffondere notizie rassicuranti sul futuro della sanità territoriale, nel mentre si consumavano pesanti indebolimenti dei servizi sanitari. Ora è il turno degli annunci roboanti sull’edilizia sanitaria e la costruzione dei nuovi ospedali”.

“L’ennesimo annuncio dato in pasto all’opinione pubblica locale, frutto di una gestione propagandistica del tema sanità. Lo capiscono Marsilio e i suoi che realizzare un nuovo ospedale significa anzitutto rafforzare i servizi che in esso si prestano? Un nuovo ospedale significa una nuova struttura, più moderna, più sicura, sismicamente idonea: ma cosa ne faremo se nel frattempo saranno stati depotenziati i reparti e dissipate le professionalità. Questo è il tema vero, la vera emergenza che abbiamo davanti!”

“Da tre anni – aggiunge nella nota stampa Piacente – il governo Marsilio è in carica e nessun atto di programmazione è stato licenziato. Anzitutto manca una rete ospedaliera, mancano dunque una visione complessiva dell’offerta sanitaria pubblica e questo determina anche l’incertezza delle risorse per l’edilizia ospedaliera. Risorse statali che sono appunto vincolate all’approvazione del Piano di riordino della rete ospedaliera. E lo stesso vale per le risorse umane: dopo gli atti approvati dalla precedente giunta di centrosinistra nulla o quasi è stato implementato sugli organici, fatte salve le misure di emergenza. Ed è così che quasi tutti i primariati dell’ospedale di Avezzano restano vacanti e retti da facenti funzioni, determinando una decapitazione delle funzioni e della capacità di incidere sulle decisioni aziendali: può funzionare così un ospedale che garantisce il diritto alla salute ad un bacino di più di 130.000 abitanti? Per tutte queste ragioni sono, non solo fondate, ma urgenti e gravi le preoccupazioni di cittadini e operatori. Chiediamo alla Regione più fatti e meno propaganda, altrimenti il nuovo ospedale servirà solo a raccogliere reparti e professionalità reduci di una pressochètotale spoliazione, senza essere più in grado di garantire il diritto fondamentale e universale alla salute”, questa la conclusione.

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