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Ok alla nuova disciplina derivazioni idroelettriche

Febbo: "Dare risposte concrete ai territori e puntare a un sistema innovativo e rispondente alle nuove esigenze"

Febbo (FI):"Pretendiamo maggiore rispetto in Aula"

“E’ stata licenziata ieri dalla Commissione Territorio e poi approvata in Consiglio regionale la proposta di legge che “Disciplina modalità di assegnazione delle concessioni di grandi, derivazioni idroelettriche d’acqua a uso idroelettrico in attuazione dell’articolo 12 del D. Lgs. n. 79 (Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica)”. Il testo, presentato dal collega Marcovecchio, è frutto di un lungo e articolato lavoro su una tematica molto importante che ha visto il Consiglio regionale confrontarsi con tutti i portatori di interesse compresi i Comuni. La presente legge concorre al conseguimento, in un’ottica di sviluppo sostenibile, degli obiettivi relativi alla tutela, al miglioramento ed al risanamento ambientale dei bacini idrografici di pertinenza delle concessioni, all’equilibrio delle funzioni ecosistemiche, nonché all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Si tratta di un risultato molto importante per il centrodestra che conferma la volontà di operare con determinazione, progettualità e lungimiranza in modo da dare risposte concrete ai territori e puntare a un sistema innovativo e rispondente alle nuove esigenze. Tra l’altro il testo arrivato oggi in Aula è stato oggetto di modifiche dell’ultimo minuto che hanno tenuto conto delle recenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di competenze di Stato e Regioni. La proposta di legge disciplina le modalità e le procedure con cui la Regione intende dare attuazione alle disposizioni contenute nella norma statale ai fini dell’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. La norma, oltre a contenere la disciplina delle procedure per le assegnazioni delle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche prevede la determinazione del canone che i titolari delle grandi derivazioni idroelettriche devono corrispondere alla Regione introducendo, in attuazione della legge statale, un canone articolato in una componente fissa legata all’uso dell’acqua e della forza motrice e una componente variabile determinata sulla base del ricavo derivante dalla produzione effettiva di energia elettrice e del relativo prezzo di vendita”. E’ quanto ha dichiarato il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mauro Febbo.

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