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Nuovo Municipio: sterzata definitiva sulla storica incompiuta

Maggioranza compatta. Riconoscimento solo formale del Lodo: “Ora però completiamo i lavori”

Il Consiglio Comunale ha approvato la presa d’atto del debito derivante dal lodo arbitrale, per procedere al completamento dei lavori bloccati da anni.

La novità significativa arriva con un emendamento proposto dell’assessore agli affari legali De Cesare con il quale si prende atto del debito fuori bilancio derivante dalla vertenza tra Irim e Comune. In buona sostanza, la volontà dell’Amministrazione è quella di portare a termine la costruzione dell’immobile.

Se, sulla reale intenzione di andare avanti c’erano pochi dubbi, ciò che ha richiesto un impegno consistente ai Consiglieri Comunali è stato l’obiettivo di tutelare le casse dell’Ente relativamente alla somma dovuta all’IRIM.
Per la maggioranza è inaccettabile procedere sic et simpliciter al pagamento del lodo senza contestualmente far valere tutte le ragioni del Comune.

L’obiettivo del comune è quindi quello di far valere ogni possibile ragione evitando alle casse comunali ulteriori ingiusti aggravi. Le riunioni continue, protrattesi anche negli ultimi giorni, hanno focalizzato l’attenzione in special modo sui procedimenti in corso.

Nel lodo arbitrale del 29 novembre 2019, infatti, il comune di Avezzano era stato condannato al pagamento di un importo complessivo pari a 1.811.008,52 € di cui 1.731.877,66 € per lavori e 79.130,86 € per interessi di mora (l’importo relativo agli interessi legali e alle spese tecniche, in un anno, è di circa 2000 euro). Con spese legali e del lodo arbitrale si arriva a 2 milioni e 92 mila euro.

Dinanzi a ciò il Comune ha presentato ricorso ex 702 bis c.p.c. con il quale chiede che l’Irim venga considerata debitrice quale responsabile civile della somma relativa alla provvisionale di 1 milione di euro per i danni individuati dalla sentenza di condanna della società n. 363/2016. Ha presentato poi ricorso ex art. 696 bis c.p.c. in merito ai danni imputabili in toto all’omessa custodia o vigilanza sui fabbricati e riscontrati nella data in cui il comune è entrato in possesso degli immobili, oggetto del contenzioso e ammontanti a qualche centinaio di migliaia di euro.
Inoltre, l’Amministrazione si a appresta a depositare un atto di opposizione al precetto ricevuto dall’IRIM il 24 Dicembre, con relativa richiesta di sospensiva in attesa del provvedimento del Tribunale sulle istanze di credito verso l’IRIM presentate dal Comune.

Si cerca, insomma, di togliere il destino dell’ex Contratto Di Quartiere dalla strada senza uscita in cui era stato relegato, come testimoniano le parole del Sindaco Giovanni Di Pangrazio, pronunciate subito dopo l’approvazione: “Il nostro obiettivo chiaro e coerente con le aspettative dei concittadini è completare il comune Nuovo tutelando al meglio le casse dell’ente. Per fare questo stiamo facendo e faremo tutto ciò che è in nostro potere. I consiglieri e gli assessori hanno lavorato giorno e notte, anche durante le feste, per prendere la strada migliore dinanzi ad una vicenda che, fino ad ora, ha portato solo problemi e polemiche. Credo sia l’anno della svolta per il Nuovo comune. Parallelamente, faremo valere fino all’ultimo euro le nostre ragioni in ogni sede”.
Significativo il fatto che i consiglieri di minoranza, pur non condividendo la posizione dei colleghi sul punto, hanno voluto ringraziare il Sindaco per le parole distensive formulate nel suo intervento.

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