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New York e la Strage di Halloween: 8 morti e 15 feriti

Sayfullo Saipov, il killer di New York, ha agito per l’Isis.

Alcuni appunti scritti a mano e rinvenuti vicino al furgoncino bianco, affittato da Home Depot in New Jersey, mostrano – secondo indiscrezioni – la sua fedeltà allo stato islamico, di cui aveva anche una bandiera. Nessun collegamento diretto è però per ora emerso: le indagini continuano in attesa di sentire proprio l’aggressore, ricoverato in ospedale dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.

LA RISPOSTA DI TRUMP – L’attacco, il peggiore a New York dall’11 settembre, riaccende il dibattito sull’immigrazione negli Stati Uniti, complicando una settimana già difficile per il presidente Donald Trump. Proprio Trump dopo aver mostrato un’iniziale cautela parla di «attacco terroristico» e annuncia: «ho ordinato al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale un rafforzamento dei controlli già duri» su chi entra nel paese.

CHI E’ IL KILLER – Saipov non è infatti americano, è dell’Uzbekistan, paese non incluso nel bando agli arrivi dalle nazioni a maggioranza musulmana di Trump. E’ arrivato negli Stati Uniti nel 2010 ed è munito, riporta Fox, di carta verde che gli consente di lavorare nel paese. Saipov era un autista per Uber: una persona «molto amichevole» lo descrive un suo amico. Con la moglie e i due figli abitava in New Jersey, a Paterson, ma quando è stato fermato dalla polizia era in possesso di un documento rilasciato a Tampa, in Florida. Saipov è l’autore della ‘strage di Halloween’ che ha fatto sprofondare New York di nuovo nella paura. Con un attacco a pochi isolati da World Trade Center, Saipov a bordo di un furgoncino bianco affittato da Home Depot in New Jersey si è scagliato contro la folla che popolava la pista ciclabile, uccidendo otto persone, fra le quali un cittadino belga e cinque argentini. Alla guida del suo furgoncino Saipov si è prima scontrato con un pulmino di una scuola nelle vicinanze, poi è sceso agitando quelle che sembravano due armi. Un video lo mostra correre per le strade, prima di essere fermato dall’agente Ryan Nash con un colpo di pistola allo stomaco. Nonostante la paura New York però non si ferma. La consueta parata di Halloween si svolge per le strade della città alla presenza del sindaco Bill de Blasio e del governatore Andrew Cuomo. Le misure di sicurezza sono imponenti: pur essendosi trattato – secondo le prime indicazioni – di un attacco condotto da un ‘lupo solitario’, le indagini sono ancora in una fase iniziale e la precauzione è d’obbligo.

Alla luce dell’attacco e con la memoria ancora fresca di quanto accaduto a Boston nel 2013, la maratona di New York, in calendario domenica 5 novembre, sarà blindata. Le indagini procedono veloci: l’obiettivo è accertare se Saipov fosse o meno parte di una rete. Controlli sono scattati nella moschea che frequentava in New Jersey, e che era finita nel mirino della polizia nel 2006 nell’ambito del criticato programma di sorveglianza delle comunita’ musulmane. Il passato di Saipov non ha finora rivelato sorprese, se non alcune infrazioni stradali.

IL VIAGGIO DI 5 AMICI FINITO IN TRAGEDIA – Un viaggio tra amici negli Usa finito in tragedia. Cinque ex studenti di un istituto tecnico di Rosario sono tra le vittime dell’attentato a New York dove si erano recati per festeggiare il titolo di studio ottenuto 30 anni fa.

A rendere noto che tra le persone morte nell’attacco c’erano degli argentini è stato il ministero degli esteri di Buenos Aires, sottolineando «la ferma condanna alle azioni del terrorismo e la violenza». «Il governo manifesta le proprie condoglianze per la morte di Hernan Diego Mendoza, Diego Enrique Angelini, Alejandro Damian Pagnucco, Ariel Erlij e Hernan Ferruchi», ha sottolineato il ministero, ricordando inoltre che «Martin Ludovico Marro è rimasto ferito ed è ricoverato presso il Presbiterian Hospital di Manhattan».

Insieme agli uomini deceduti, tutti tra i 45 e i 50 anni, e a Marro, c’erano altri quattro amici illesi: il gruppo, precisa il quotidiano La Nacion, aveva affittato delle biciclette per fare una passeggiata lungo la pista ciclabile nella zona sud di Manhattan. Ed è, tra gli altri, contro di loro che si è lanciato il furgoncino bianco guidato dal killer, Sayfullo Saipov. Il presidente Mauricio Macri si è detto via twitter «profondamente scosso per le tragiche morti. Il governo argentino, ha aggiunto, è a disposizione dei familiari delle vittime».

Fonte: Ansa

Foto di: TGCom24 – Mediaset.it

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