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Morte Di Tana, disposta l’autopsia sul corpo del fotografo

Il Pm, Elisabetta Labanti, ha ordinato l'esame autoptico sul corpo di Vittorio Di Tana, l'incarico verrà affidato domani.

Domani verrà affidato ufficialmente al medico legale l’incarico di svolgere l’autopsia sul corpo dello storico fotografo di Celano, venuto a mancare diversi giorni fa, risultato positivo al Covid e ricoverato nel Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale civile di Avezzano.

Secondo l’avvocato Lucio Cotturone, del Foro di Avezzano, che rappresenta i familiari di Vittorio Di Tana: “Ciò vuol dire che dalle cartelle cliniche sequestrate, a fronte dell’autopsia decisa dalla Procura, qualcosa è emerso di non convincente. Non era una decisione scontata questa. Staremo a vedere”. La notizia della morte di Di Tana ha fatto il giro della città di Celano e del web solo due giorni fa, nella tristezza e mestizia generali.

L’avvocato della famiglia, però, ha presentato il giorno dopo il decesso la richiesta di disporre l’autopsia sul cadavere dello storico fotografo di Celano perché potrebbe esserci un responsabile o delle responsabilità per il decesso dell’83enne. Il PM ha anche stigmatizzato delle ipotesi di reato, che vanno delle lesioni finanche all’omicidio colposo.

Il 2 novembre, quindi, domani, verrà conferito l’incarico di eseguire l’autopsia.

La famiglia, inoltre, tramite il proprio avvocato, sta già provvedendo a nominare un proprio medico legale. “La cartella clinica è stata sequestrata, – dice l’avvocato a InfoMediaNews – quindi sulla scorta di questo fatto e sulla base di ciò che noi abbiamo denunciato, si cercherà di capire le eventuali responsabilità sul decesso e definire la vera causa della morte. Non era scontato questo esito, anche perché già dalla cartella clinica poteva emergere il profilo di una morte senza responsabilità e senza responsabili”.

“Presenteremo anche altri elementi di prova sulla morte di Di Tana – conclude il legale – in relazione alla piattaforma investigativa e difensiva che si sta componendo, parallelamente all’indagine della Procura. Invito nuovamente a non computare il decesso di Vittorio Di Tana per Covid nel bilancio generale delle vittime della malattia a livello regionale. Il bollettino del 30 ottobre va, quindi, rettificato ad onor di verità, visto che ci sono delle indagini in corso”.

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