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“Non si muore solo di covid”, caso Moc in Consiglio

Il capogruppo di Italia Viva sul mancato ripristino del macchinario MOC nel presidio ospedaliero dell’Aquila e sulla interrogazione al sindaco dell’Aquila, massima autorità sanitaria cittadina

Non si muore di solo Covid, ma anche di mancata diagnostica e prevenzione sulle altre malattie”.

È il duro affondo del capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale a L’Aquila, Paolo Romano, che torna a denunciare la mancata attivazione del servizio Moc all’ospedale San Salvatore.

Nei mesi scorsi il direttore generale della Asl 1, Roberto Testa, ai microfoni di Info Media News, aveva rassicurato sulle tempistiche.

Ma dopo oltre un anno e mezzo di sospensione del servizio, Romano torna alla carica e porta la vicenda in Consiglio comunale.

“Interrogherò formalmente in Consiglio Comunale e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sul macchinario Moc per gli esami sulle patologie osteoporotiche che da più di un anno non risulta essere più disponibile nel presidio ospedaliero dell’Aquila”, spiega.

“Interrogherò il sindaco per due ordini di motivi: il primo perché è oramai chiaro che il manager Asl Testa abbia mentito rispondendo alla mia nota interlocutoria del primo marzo avendomi egli rassicurato sulla ripresa del servizio per il 6 dello stesso mese; il secondo motivo è perché ritengo sia arrivato il momento che Biondi, massima autorità sanitaria del Comune, presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, cominci a occuparsi anche di risolvere le criticità di carattere sanitario presenti sul territorio aquilano e la smetta di dare risalto solo alle notizie positive, frutto tra l’altro degli altrui risultati”, aggiunge.

“Solo due giorni fa infatti, Biondi si era appropriato della notizia sull’attivazione del servizio Asl di vaccinazione a domicilio per le persone con fragilità intrasportabili e per gli ultra 80enni, riscuotendo un immediato e facile ritorno di immagine. Ma un sindaco dovrebbe occuparsi anche dei problemi della gente come il mancato ripristino del macchinario Moc che costringe i cittadini che ne hanno bisogno a recarsi a Pescina o Tagliacozzo”, sottolinea.

“La Moc è in larghissima parte vitale proprio per gli anziani, quegli stessi che in queste settimane si affollano, insieme alle persone fragili, davanti alle scuole di via Ficara, tutti in attesa del vaccino, in piedi sotto ogni clima o seduti su sedie disposte sulla carreggiata stradale: riconosco che, soprattutto in questo caso, la denuncia darebbe la certezza di essere stati parte del problema nel non aver saputo individuare sedi idonee alle vaccinazioni o di non saper partecipare ad una pur tardiva soluzione, ma esorto Biondi ad avere coraggio, a pensare meno alle strategie comunicative per l’imminente campagna elettorale e più ai suoi cittadini”, conclude.

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