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Marsilio: “Fondamentale vaccinazione antinfluenzale”

Presidente Regione Abruzzo a convegno 'Vaccinare è proteggere'

“Quando si parla di vaccini, ormai da un po’ di tempo, ci si concentra in maniera quasi monotematica sul vaccino anti-Covid”, ma “non bisogna dimenticarsi delle altre vaccinazioni. L’influenza, infatti, continua a esistere, con tutte le sue conseguenze, soprattutto sugli anziani”.

È quanto sottolineato dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel messaggio di saluto inviato al convegno tenutosi in occasione della terza tappa della campagna di prevenzione ‘Vaccinare è proteggere’, organizzato da Sanofi e che ha coinvolto i rappresentanti istituzionali delle Regioni Abruzzo, Marche e Umbria. Il confronto tra istituzioni, clinici, pazienti ed economisti sanitari affronta i nodi della vaccinazione antinfluenzale che partirà a settembre, ma le cui sorti vengono decise in questa fase dell’anno, in cui vengono predisposti gli acquisti da parte delle singole regioni.

“Abbiamo affrontato l’emergenza Covid combattendo” attraverso anche una campagna vaccinale che “continuiamo a fare” con la “quarta dose per i fragili”, e “credo che dopo l’estate, arriveranno nuovi vaccini rieditati, annuali, come avveniva e come avviene per il vaccino antinfluenzale”, ha detto Marsilio.

Ma non sarà questo l’unico pericolo da cui proteggersi. “Con l’eliminazione delle misure di protezione dal Sars-Cov-2 – ha aggiunto – l’influenza tornerà a circolare più intensamente di quanto accaduto nell’ultimo biennio, quando l’uso intensivo delle mascherine e il distanziamento hanno attenuato il suo normale impatto sulla popolazione. E non bisogna dimenticare che, nei soggetti fragili, questa spesso diventa persino mortale. Dobbiamo quindi lavorare per far sì che la popolazione anziana venga raggiunta e sensibilizzata sull’importanza della vaccinazione”. Per raggiungere questo obiettivo, ha concluso Marsilio, “è fondamentale il ruolo dei medici di medicina generale, che sono i primi a parlare con i propri assistiti, e di tutto il sistema sociosanitario perché si fornisca un’adeguata cultura della prevenzione”.

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