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Legge regionale 41, Romano-Palumbo: “Manca programmazione”

Capigruppo Italia Viva e Pd: "Questa amministrazione continuerà a realizzare nuovi impianti senza preoccuparsi dello stato di degrado in cui versano i tanti già esistenti"

“Riportiamo – a ulteriore sostegno della nostra tesi che vorrebbe un utilizzo dei fondi della L.R.41/2011 per l’impiantistica sportiva esistente e sofferente – un concetto espresso chiaramente nel programma di mandato di questo sindaco. Era il 2017: ‘la mancata utilizzazione dei fondi della L.R.41/2011 […] è un gap che deve essere immediatamente colmato. Le risorse fin qui non spese, che ammontano ad alcuni milioni di euro saranno finalizzate a interventi a favore: della popolazione giovanile, cittadina e universitaria, anche attraverso la carta dello Studente; delle infrastrutture sportive che devono essere completate o efficientate'”.

È quanto si legge in una nota a firma di Paolo Romano, capogruppo di Italia viva in Consiglio comunale, e Stefano Palumbo, capogruppo del Pd.

“Chiaramente questo non è l’unico impegno disatteso di un programma di governo già molto poco ambizioso e del resto la cifra di chi governa la nostra città la offre plasticamente il tono trionfalistico che usa il sindaco sia per aver asfaltato duecento metri di viale Duca degli Abruzzi che per gli interventi verso i quali si intendono convogliare i quasi due milioni di euro della L.41/2011 – aggiungono – Sono fondi che derivano da donazioni ricevute dalla regione per il terremoto del 2009 (tale è la loro provenienza) che, in assenza di una ben che minima strategia di promozione della pratica sportiva, non hanno visto cogliere l’opportunità di affrontare le enormi criticità che le società sportive cittadine stanno attraversando a causa dell’emergenza covid; tutto si è così ridotto a una ripartizione di istanze tra le varie forze di maggioranza”.

“In buona sostanza questa amministrazione continuerà a realizzare nuovi impianti senza preoccuparsi dello stato di degrado in cui versano i tanti già esistenti che sono senza un regolamento per la gestione e, in molti casi, senza una destinazione d’uso adeguata che permetta la loro manutenzione da parte dell’ente e dunque l’utilizzo in sicurezza da parte delle associazioni sportive”, ribadiscono i capigruppo.

“L’epoca Covid impone responsabilità e un’analisi delle complessità esistenti prima di ogni altra azione. I fondi della LR.41 dovrebbero essere parte della soluzione alle criticità del complesso sportivo di Santa Barbara/Verdeacqua, come avevamo già suggerito, come anche per quelle dello stadio Tommaso Fattori, della piscina Ondina Valla, dello Stadio Gran Sasso d’Italia. Si tratta degli stessi impianti sportivi che avranno un ruolo centrale anche per L’Aquila città europea dello sport 2022, evento sul quale non si evince ancora una programmazione certa e condivisa con il Consiglio comunale; evento che non trova menzione neanche nell’ultimo documento unico di programmazione di questa giunta che andrà in discussione nel prossimo Consiglio comunale, così come nello stesso non viene minimamente citata neanche la programmazione effettuata sulla Legge 41“, concludono.

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