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L’Abruzzo è zona rossa: firmata ora l’Ordinanza

Firmata in serata l'ordinanza dal Governatore Marsilio. Domani ultimo giorno disponibile per organizzarsi a fronte del prossimo lockdown. Ma quali sono le regole? Nessuna più incisiva restrizione rispetto al DPCM.

Cominciamo da un passo indietro: la scuola, di ogni ordine e grado, così come postulato all’inizio dal Governatore della Regione, non chiuderà. Scatterà la didattica a distanza per le classi che vanno dalla seconda media al quinto superiore, ma per il resto della popolazione scolastica verrà mantenuta la didattica in presenza.

L’ordinanza è la numero 102 e, di fatto, da m mercoledì istituisce la zona rossa in Regione, così come prevista dai parametri nazionali del Governo. Nessuna fuga in avanti, perciò, in fatto di misure più stringenti, nessuna modifica rispetto alla natura del decreto del 3 novembre scorso. Il testo definitivo dell’Ordinanza regionale è stato firmato stasera alle ore 21 e 15 circa.

In Abruzzo, quindi, dal 18 di novembre entreranno in vigore le restrizioni tipiche della zona rossa così come stabilite dall’articolo 3 dell’ultimo DPCM del Premier Conte. Quindi anche la materia scolastica verrà disciplinata così come deciso dal potere centrale. Scuole chiuse sì, ma dalla seconda media in su.

L’anticipazione della chiusura regionale oggi, a margine della visita all’Ospedale Santissima Annunziata di Sulmona, anticipazione pronunciata da Marsilio ai microfoni delle TV lì presenti. Poi l’ufficialità, arrivata grazie al testo definitivo dell’Ordinanza, che non lascia adesso più spazio a dubbi. Le misure saranno valide fino al 3 dicembre, quindi prima del si spera più sereno e meno ingessato Natale.

Qualche falsa partenza c’è stata, per dirla tutta, come la diffusione di una ordinanza fake sui social e sul web che ha generato non poca confusione.

Come previsto dal DPCM, nell’area rossa è vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute, sono di conseguenza vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro. Bar e ristoranti sono chiusi 7 giorni su 7 mentre resta consentito l’asporto fino alle ore 22 e per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

I negozi sono chiusi fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. È prevista la didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Sono chiuse anche le università, salvo specifiche eccezioni.

Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP, così come sono sospese le attività nei centri sportivi. Resta consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie).

Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

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