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Italia in stand-by, ecco tutte le misure del Decreto firmato da Conte

Scuole e università chiuse fino al 15 marzo. Stop a sport, cinema e teatri. Da evitare strette di mano e abbracci

Il Governo vara il decreto “cura-Italia”

Il Coronavirus ad oggi è in continua diffusione, 2706 i casi positivi e l’Italia ha deciso di prendere nuove misure preventive che sono contenute nel Decreto firmato nel tardo pomeriggio di ieri dal premier Giuseppe Conte, insieme al Ministro della Salute.

Per fermare il coronavirus e limitare il contagio il presidente del Consiglio dei Ministri ha deciso di fermare l’Italia e metterla in quarantena: scuole e università chiuse fino al 15 marzo, stop a tutti gli eventi affollati dalle partite di calcio a eventi al cinema e in teatro. Per tutti distanza di sicurezza di un metro.

Con la firma del decreto sono state adottate le seguenti misure di contenimento.

Sospensione, sino all’8 marzo, degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse.

Sospensione, sino all’8 marzo, di tutte le manifestazioni e degli eventi, sia in luogo pubblico che privato, sono quindi sospesi cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose.
Sospensione, sino al 15 marzo 2020, dei servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative svolte a distanza, musei e luoghi di cultura sono aperti solo a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro.

Svolgimento delle attività di bar, pub, ristorazione a condizione che il servizio sia effettuato per i soli posti a sedere; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro. Apertura di tutte le altre attività commerciali a condizione che vengano adottate misure organizzative tali da consentire l’accesso con modalità contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro. Limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere. Rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti.

I Sindaci si impegnano a diffondere le seguenti misure igieniche: lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idro-alcoliche per il lavaggio delle mani. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce. Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol al 70%. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

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