Resta alta l’attenzione sul fronte incendi a L’Aquila.
Ieri pomeriggio è stato lanciato l’allarme per la ripresa di nuovi focolai nella zona di Pettino, in particolare nelle aree di via Francia e via della Rocchetta.
Le fiamme sono state bloccate grazie al tempestivo intervento dei Canadair e degli elicotteri che hanno escluso sul nascere lo sviluppo di nuovi grandi incendi.
Questa mattina, da quanto appreso, la situazione risulta meno grave, ma si è ancora lontani dal poter dire che l’allarme sia rientrato; intanto sono riprese anche le attività dall’alto, con l’elicottero della Regione Abruzzo che, già dalle prime ore del mattino, ha ripreso le attività.
Il sottobosco, di circa mezzo metro, rappresenta il problema maggiore – spiegano i Vigili del fuoco sul posto – perché il fuoco continua ad ardere al suo interno e risultano difficili le operazioni di bonifica proprio per la vastità delle aree interessate.
Sul posto, insieme ai Vigili del fuoco, presenti con 4 squadre di terra, anche i volontari della Pivec (Pronto intervento volontario emergenze civili) dell’Aquila e diverse squadre della Protezione civile.
Procedono intanto le operazioni di monitoraggio sul fronte di Arischia, che al momento non desta particolari preoccupazioni.
Proseguono a ritmo serrato le indagini da parte delle forze dell’ordine.
Carabinieri forestali e guardie del Parco stanno raccogliendo le testimonianze su avvistamenti di individui sospetti sul luogo del primo incendio.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti il fatto che nella zona di Arischia e Pizzoli il fuoco potrebbe essere stato innescato con un accendino, mentre per Pettino e Cansatessa si ipotizza l’intervento di un vero piromane, mosso da spirito di emulazione.
Il rischio più altro, secondo quanto appreso dai volontari sul posto, è rappresentato dalle alte temperature e il forte vento che stanno interessando l’intera provincia aquilana.