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Il Capistrello fa e disfa: il Delfino rimonta e strappa un punto

Granata avanti per 2-0 e raggiunti dai pescaresi. Di Curzio sulla via dell'Avezzano

Eccellenza, il Capistrello torna a vincere, tracollo Angizia

Tutto parte dalla fine. Perché Capistrello-Delfino Flacco Porto si decide al novantesimo. I granata conducono per 2 a 1, tra i piedi di Camara la palla del tris: conclusione verso la porta con De Meis solo soletto in mezzo all’area. Il senegalese opta per la soluzione sbagliata e innesca la ripartenza del Delfino. Rinvio lungo del portiere, spizzata di testa e Saltarin è solo davanti a Salustri: 2-2. Tutto da rifare, anzi no. Perché non c’è più tempo. Il Capistrello getta alle ortiche tre punti preziosissimi e perde contatto con la vetta, ora distante sei punti (ma il Castelnuovo ha una partita in meno). Una sentenza che rischia di essere accolta in sede di mercato: Lorenzo Di Curzio è, di fatto, un giocatore dell’Avezzano. Michele Bisegna potrebbe raggiungerlo presto, ma il club del presidente Settimio Colangelo non se ne vuole privare.

Contro un Delfino vestito con l’abito pregiato da trasferta (11 punti su 19 lontano dal San Marco e solo quattro gol subiti), il Capistrello manca il quinto successo consecutivo al Comunale e fa mea culpa per una vittoria svanita quando il risultato sembrava ormai in ghiaccio. Ad alimentare i tormenti di Torti una prestazione gagliarda, macchiata dalle tante occasioni sciupate che hanno tenuto in vita gli ospiti fino al novantesimo. Una debacle coincisa con l’assenza dei due centrali di difesa (entrambi squalificati), vale a dire Luca De Meis e Mirko Di Fabio. “Con loro in campo non avremmo preso quei due gol, senza nulla togliere a chi ha giocato che ha fatto benissimo”, ammette Torti a fine partita. Sincerità.

Alle assenze dei due pilastri difensivi, si aggiungono quelle di Bisegna e Di Curzio, e degli infortunati D’Eramo e Mario Di Girolamo. Defezioni che non scalfiscono il 4-3-3 di Torti e rilanciano Salvini, schierato dal primo minuto nel tridente con Camara e Di Francescantonio. La nota lieta è proprio l’ex Tortolì, autore di due squilli nella prima mezz’ora e di un assist invitante cestinato dal centravanti senegalese. Camara, già. Ancora un enigma indecifrabile: il 9 vince tutti i duelli fisici possibili e immaginabili ma pecca ancora in zona gol e fatica a giocare in armonia con i compagni. In crescita rispetto ai mesi scorsi ma da rivedere. Così come da rivedere (per la bellezza del gesto tecnico) è il vantaggio di Alberto Di Girolamo. L’ex Angizia, adattato nel ruolo di laterale basso a sinistra, calcia defilato dai trenta/trentacinque metri: traiettoria forte e tesa e nulla da fare per Falso. Partita in discesa. Anzi no. Perché il Delfino Flacco Porto dimentica i patemi degli ultimi tempi (4 punti nelle ultime 6 partite a fronte dei 15 nelle prime 7) e reagisce in avvio di ripresa. La prima avvisaglia porta la firma di Larim Curri (16 gol in Promozione con il Celano due stagioni fa) dopo appena due giri di lancetta. Poi è la volta di Saltarin che sporca i guantoni di Salustri (55’). Infine, è il turno del Capistrello, che raddoppia grazie ad un tapin di Franchi su torre area di Venditti (60’). 2-0 che dura troppo poco, perché tempo due minuti e Curri risolve un’azione convulsa in area granata e spedisce alle spalle di Salustri. Delfino ancora vivo che però si scontra contro un buon Capistrello, abile a compattarsi e a ripartire in campo aperto con la fisicità di Camara, la qualità di Salvini e la corsa di Di Francescantonio. Tutto bene fino al 90’. Quando Camara compie una giocata incomprensibile e cestina il gol della sicurezza. Sliding doors. Ripartenza micidiale e pareggio Delfino. Amaro in bocca, rabbia, musi lunghi. A gioire sono solo i pescaresi.

“Un po’ per egoismo un po’ per la fretta non abbiamo chiuso la partita – commenta Torti a fine gara – Loro su una spizzata hanno trovato il pareggio”. Sulle assenze: “Mancavano molti giocatori, sarebbe stata una vittoria molto importante ma la squadra ha fatto un’ottima prestazione e il pareggio è un risultato utile”. Una battuta anche sul mercato: “Di Curzio ha la possibilità di cambiare squadra, è stata una sua scelta. Qualora dovesse andare via noi avremo bisogno di una punta e la società lo sa”.

In attesa della riapertura delle liste di trasferimento, testa proiettata alla trasferta di Città Sant’Angelo contro la Renato Curi Angolana. Andando ancora più in là, domenica 8 dicembre al Comunale arriverà il Lanciano. Per una partita sentita e di vitale importanza. Per la classifica, per un pezzetto di storia e per sciogliere i nodi sul destino granata. Infortuni (e mercato) permettendo.

Tabellino

Capistrello – Delfino Flacco Porto 2-2 (1-0)
Marcatori: A. Di Girolamo (C) al 32′, Franchi (C) al 59′, Curri (D) al 61′, Saltarin (D) al 90′

Capistrello: Salustri, Cicchinelli (82′ Federici), A. Di Girolamo, Simoni, Venditti, Rozzi, Di Francescantonio (75′ Dosa), Franchi, Camara, De Meis, Salvini. All: Torti
Delfino Flacco Porto: Falso, Sabatini, Silvestri, Curri (72′ Tine), Giannini (32′ Saltarin), Pesce (76′ D’Incecco), Albanese, Comparelli, Falco, Marzucco (80′ Barretta), Gobbo (60′ Sichetti). All: Bonati

Ammoniti: Rozzi, Di Francescantonio e Franchi (C), Albanese (D)
Arbitro: Giallorenzo di Sulmona. Assistenti: Salvati di Sulmona e Di Berardino di Teramo

Recupero: 1′; 5′

Luca Pulsoni

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