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Generazione+ con Di Pangrazio: una scelta autonoma

Probabilmente, a breve potrebbe esserci anche un incontro fra il candidato sindaco Giovanni Di Pangrazio e i membri della lista, nata assieme alla nascita del progetto civico di Mario Babbo sindaco.

Non c’è un accordo tecnico, questo no.

Ma probabilmente uno stesso sguardo verso il domani, per Avezzano. Uno sguardo che punta alla direzione opposta rispetto allo sguardo della Lega. E’ questo il minimo comun denominatore che sta amalgamando fra di loro le varie voci politiche della città che, nei giorni addietro, hanno deciso di dire di sì al progetto di Di Pangrazio sindaco. No all’ombra di Matteo Salvini su Avezzano.

Mario Babbo è in attesa, ancora non decide chi appoggiare con i suoi voti, ma i ragazzi, tutti giovani tra l’altro, che hanno animato sin dalla prima ora il progetto civico nato attorno proprio all’ex rugbista di Avezzano, non vogliono restare fermi a vedere l’acqua scorrere nel fiume delle scelte. “Non ora che si profila all’orizzonte la triste possibilità di avere un quinquennio leghistain città. – ammette Pierluigi Di Stefano, uno dei candidati di Generazione+ – Il nostro + nel nome della lista sta a rimarcare proprio la voglia di non abbassare mai la guardia e la volontà di fare per questa città, di non osservare e basta, di costruire e non abbandonare. Alla proposta leghista, tutti noi diciamo no: non vogliamo essere spettatori di una virata netta a destra dell’amministrazione cittadina, non ce la sentiamo. Dopo parecchio tempo, abbiamo finalmente analizzato il voto del primo turno; – dice alla Redazione Di Stefano – nel gruppo è emerso nettamente che nessuno vuole che la città vada in mano all’altra parte. Il nostro, ci tengo a dirlo, non è un discorso di poltrone, altrimenti avremmo sottoscritto un apparentamento tecnico e formale, con una posta in palio e dei ‘posti a sedere’ ridistribuiti: ciò avrebbe causato anche la perdita del seggio per la Panei, candidata dem, in caso di vittoria di Di Pangrazio e questo noi non lo vogliamo perché tuteliamo la coalizione di Babbo così come è nata. Proprio perché siamo trasparenti, invece, abbiamo deciso di darci da fare contro la Lega e contro il progetto politico di Genovesi; abbiamo deciso di concentrarci ancora una volta sul bene della città, mettendoci la faccia e scegliendo da che parte stare; bisognava farlo, non dopo ma adesso”.

La lista a sostegno di Babbo è stata una delle prime nate attorno alla figura dell’ex consigliere comunale e proprio ieri si è espressa palesemente con un comunicato stampa, in cui si è messo nero su bianco lo spostamento del baricentro decisionale verso Di Pangrazio, in vista del ballottaggio di ottobre. “Per adesso, quindi, – conclude Di Stefano – lavoreremo per far sì che non accada ad Avezzano un quinquennio leghista. Il nostro è un progetto nato civico e che resterà civico anche dopo. La città ha già assistito ad un civico che diventa tesserato di Partito ed è andata come è andata. Posso dire – aggiunge l’ex assessore di Avezzano – che non c’è nessuna spaccatura con Babbo, ma ci aspettiamo che il PD, visto che ci ha tirato in ballo, ci metta la faccia e che scongiuri il quinquennio leghista in città, che non sia spettatore e basta. Ricordiamoci che anche chi resta ad osservare è complice di un fatto che accade perché non ha fatto nulla per evitarlo”.

Solo ieri, il segretario provinciale del Partito Democratico Francesco Piacente, di fatti, aveva asserito, in merito alla scelta di Generazione+ di appoggiare Di Pangrazio al prossimo ballottaggio: “Noi a differenza loro, manteniamo il patto con Babbo, deciderà lui per tutti”.

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