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Fucino: “Ad ottobre istituzione tavolo per l’Agricoltura”

Questa mattina a L'Aquila, nella sede della Prefettura, si è svolto un incontro tra Confagricoltura, l'ispettorato e il responsabile della vigilanza, oltre al prefetto Torraco. Al centro dell'incontro i "controlli-blitz" eseguiti nelle aziende del Fucino

Sviluppare una politica per le imprese agricole, istituendo un Tavolo permanente per l’Agricoltura in Prefettura a L’Aquila, che migliori il confronto attivo tra le parti.

L’idea, lanciata dal prefetto Cinzia Torraco, emersa nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina in Prefettura nel capoluogo abruzzese, prenderà forma entro il 15 ottobre.

Ad annunciarlo a Info Media News è il direttore di Confagricoltura L’Aquila, Stefano Fabrizi.

“Il tavolo non riguarderà solo i problemi del lavoro, ma anche l’irrigazione e problematiche generali legate a questo settore – spiega – Noi ci siamo resi disponibili, abbiamo aderito a questa idea e siamo soddisfatti del momento di ascolto e discussione creato con le varie istituzioni, ma abbiamo portato anche le nostre richieste al prefetto, sottolineando alcuni punti che non condividiamo”.

Il riferimento è al “blitz” degli ispettori del lavoro e dei Carabinieri per la tutela del lavoro che da qualche giorno sono impegnati con alcune squadre provenienti in una maxi operazione di vigilanza straordinaria denominata “Progetto Alt Caporalato” – Task force 2020.

Il nostro territorio non può essere accostato al caporalato se non con dati oggettivi. La Prefettura ha dei dati? Questo è quello che abbiamo contestato. Inoltre, come Confagricoltura non possiamo che puntare il dito contro l’ennesimo controllo troppo impattante per le aziende stesse; parliamo di un sistema di controllo straordinario che riguarda l’intero territorio nazionale, ma ci sono modi e modi”, aggiunge.

“Non bisogna dimenticare che molte aziende sono in difficoltà: chiusure, emergenza sanitaria, mancanza di operai, necessità di rivedere tutti i piani di coltivazione e il grande abbassamento dei prezzi dei prodotti, hanno dato u duro colpo all’intero comparto. I controlli così minuziosi e invasivi, ripetuti addirittura a distanza di pochi giorni nella stessa azienda, non sono possibili. Non chiediamo di non fare i controlli, ma di coordinarli meglio”, sottolinea.

L’incontro, a cui hanno partecipato, oltre al prefetto e a Confagricoltura, anche il capo del’ispettorato e la funzionaria del servizio di vigilanza, è stato giudicato positivo dal direttore Fabrizi: “C’è stata una buona mediazione tra le parti, il prefetto è riuscito a mettere insieme i diversi attori del territorio e questo è un segnale importante che certifica che mettendosi in rete è più semplice trovare delle soluzioni ai problemi del territorio”.

“Il capo dell’ispettorato ha spiegato che i ‘blitz’ nascono come esecuzione delle disposizioni che vengono da Roma, hanno recepito in ogni caso le nostre istanze, per ora siamo positivi”, conclude.

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