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Forcing Plus Ultra: ufficiali Daniele Taricone e Alessandro Lancia

A pochi giorni dalla notizia del ripescaggio in Seconda, la Plus Ultra continua a lavorare di strategia e lascia al mercato solo le briciole. Non è la prima volta che la piazza accoglie volti familiari , magari strappati alle lusinghe di società rivali o di categoria superiore. La sensazione è che il valore della ‘famiglia’ abbia un peso e un ascendente decisivi nelle scelte relative alla prossima stagione.

Daniele Taricone e Alessandro Lancia sposano, anima e cuore, il progetto a tinte rosso blu. Gli ultimi arrivati in via Roma si aggregheranno oggi alla squadra in occasione del raduno valido per il primo giorno di preparazione atletica.

Il primo, classe ’90, è un esterno mancino adattabile in difesa e a centrocampo. Passato importante con Luco, Canistro, Civitella Roveto, Fucense e Foce Nuova, poi qualche anno di stop, fino alla chiamata della Plus Ultra: «Questa è un’esperienza che affronterò con grande voglia di divertirmi. Ho scelto di tornare a giocare perché mi entusiasma l’idea di vivere la prossima stagione con gli amici di sempre. Sono certo che sarà un’annata splendida».

Poche e modeste parole per Taricone; altrettanto emozionato Alessandro Lancia, centrale di difesa classe ’90, reduce dalla stagione in biancoazzurro nel Pescina di Roberto Prosia. Il giocatore torna “all’ovile” dopo otto anni trascorsi sui campi di mezza Marsica: Cerchio, San Benedetto, Ortucchio e, appunto, Pescina. Ora, però, è tempo di vestire i colori di casa e, magari, tornare a fare grande una piazza come quella di Trasacco, forte del calore di un ambiente galvanizzato dall’ultima stagione calcistica.

«Ho voluto fortemente tornare a Trasacco. Ritrovo Pietro Principe nelle vesti di allenatore – ha detto Lancia – dopo aver condiviso terreno di gioco e spogliatoio ai tempi della Fucense. Hanno pesato anche le lusinghe di Cristian Di Salvatore, mio amico, e dei presidenti Di Cintio e Di Salvatore. A Pescina sono stato benissimo, ho un ottimo rapporto col presidente Tarola, e lui sa che se non fosse stato per la squadra del mio paese sarei rimasto con grande entusiasmo. Ora però devo pensare a fare bene con maglia di casa mia e non vedo l’ora che cominci il campionato. Sulla carta possiamo fare grandi cose, ma partiamo con i piedi per terra e costruiamo un grande gruppo, a partire dallo spogliatoio».

 

 

Foto di ASD Plus Ultra Calcio

 

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