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Fondi regionali, ‘Inquadrando Paesaggi’ e ‘Lungo le Antiche Rue’: cosa bolle in pentola?

Ricca di storia è la terra d’Abruzzo. Quella stessa storia che contribuisce a forgiare un’identità ormai incisa anche sulle pietre dei suoi secolari sentieri. Forse per questo, il calendario degli eventi culturali abruzzesi, in special modo quelli marsicani, è carico di appuntamenti da segnare in rosso, manifestazioni che, però, hanno un costo. Con l’obiettivo di finanziare eventi culturali, rappresentativi del tessuto territoriale locale, è stato emanato dalla Regione Abruzzo, nel novembre scorso, un bando, previsto dalla legge regionale numero 55. Solo qualche giorno fa, però, la pubblicazione delle effettive graduatorie, relative ai Comuni i cui eventi verranno finanziati, ha riservato non poche sorprese. Ha suscitato clamore, soprattutto, l’esclusione dai finanziamenti di una delle feste più note e apprezzate del panorama rovetano ‘Lungo le Antiche Rue’, di Civitella Roveto.

La Redazione di InfoMediaNews ha contattato, allora, il primo cittadino di Civitella Roveto. «Ci tengo a precisare che il nostro Comune – spiega il sindaco De Filippis – ha già ricevuto i fondi per l’organizzazione della manifestazione di ottobre ‘Lungo le Antiche Rue’. Diecimila euro sono stati finanziati al paese attraverso un’altra legge regionale, diversa dalla legge numero 55». Una precisazione doverosa, quella di Sandro De Filippis, che aggiunge «c’è stato un grande equivoco, a partire dalla pubblicazione delle graduatorie relative ai finanziamenti previsti dalla legge regionale 55, appunto, per la quale era stata inoltrata altresì una nostra domanda. Il Comune di Civitella Roveto aveva, infatti, presentato richiesta di fondi per la manifestazione di ottobre, proponendone il riconoscimento come Grande Evento. La richiesta è stata giudicata inammissibile, dunque non percepiremo fondi dalla Giunta Regionale».

Una rassegna enogastronomica e culturale non giudicata grande evento, ma che è, ormai, parte integrante dell’autunno di un’intera valle e non solo. «L’importanza delle Antiche Rue non la decide una qualsiasi legge regionale, – prosegue De Filippis – il non riconoscimento da parte della Regione non va a scalfire minimamente la funzione che la nostra manifestazione è stata in grado di guadagnarsi nel tempo e negli anni. Si tratta indiscutibilmente di un evento che richiama, non solo a Civitella, ma nell’intera Regione, visitatori da ogni zona d’Italia». Nonostante non perverranno altri fondi alle casse comunali, quindi, Civitella Roveto si trasformerà per tre giorni, anche negli anni futuri, nel borgo vestito d’antichità e profumato della cucina tradizionale. «Per il nostro Comune sarà una sfida. – conclude il sindaco – La festa verrà organizzata contando sulle nostre forze e su quelle della Pro Loco, che si impegna annualmente per prepararla meticolosamente. Non si faranno, ovviamente, spese futili, perché è fondamentale amministrare le uscite, necessarie ad una manifestazione così impegnativa, in maniera oculata».

L’altra faccia della medaglia che rappresenta la Valle Roveto, però, è quella che ha lo sfondo a forma di cuore: un cuore che appare a chi guarda dall’alto l’incantevole borgo medievale di Civita D’Antino. L’evento simbolo del piccolo centro rovetano, che torna ogni anno, puntuale, a settembre, riceverà fondi da parte della Giunta d’Abruzzo. La Redazione di InfoMediaNews ha ascoltato, allora, il giovane sindaco del paese, Sara Cicchinelli. «Il Comune di Civita D’Antino ha presentato la richiesta di ottenimento di fondi, per finanziare l’evento annuale, organizzato al principio di settembre, chiamato ‘Inquadrando paesaggi’», spiega. «In base a quelle che sono le graduatorie regionali pubblicate, Civita D’Antino dovrebbe percepire 2mila euro. Il condizionale è d’obbligo, essendo la trafila burocratica e l’iter legislativo ancora piuttosto lunghi, prima che venga concretizzato effettivamente il finanziamento».

La manifestazione, targata Pro Loco Civita D’Antino, costa in realtà ben più di 2mila euro al Comune. «Sono già due anni che non otteniamo fondi da parte della Regione. Non basteranno, quindi, 2mila euro a sostenere un’importante festa culturale, organizzata da un Comune piccolo come Civita D’Antino, ricchissimo però di un grande patrimonio storico, artistico e culturale», prosegue Sara Cicchinelli. «Ci troviamo, quindi, in uno stato di grande difficoltà, perché non riscontriamo aiuti da parte di alcun ente, fatta eccezione per la fondazione Carispaq che, ogni anno, ci aiuta a finanziare la manifestazione».

Poco concreto sembra, quindi, l’aiuto che proverrà dalla Regione al Comune di Civita D’Antino, che «quest’anno sta incontrando veramente molti problemi nell’organizzazione degli eventi. Se a ciò si aggiunge, poi, il fatto che si sta attualmente cercando di coprire le spese dell’evento del 2015, i sacrifici, sia da parte del Comune che degli organizzatori, rischiano di spegnere una festa che ha riacceso l’interesse per l’arte, ispirata dalla bellezza e dalla magnificenza della natura locale. Se la situazione, nell’immediato futuro, non dovesse migliorare, diverrà consistente, purtroppo, il rischio di rinunciare a una manifestazione che fonde storia, arte e tradizione, richiamando anche turisti stranieri, soprattutto danesi, nella terra abruzzese». Un esito diverso, quindi, ma, a quanto pare, uno stesso stato d’animo per i due sindaci rovetani, consapevoli e consci delle difficoltà, incontrate lungo il cammino prestigioso della preservazione della storia e della cultura dei paesi, di cui si trovano a rivestire i panni dei piloti. Una strada sempre più in salita, verso l’affermazione di manifestazioni specchio dell’identità di alcune perle paesaggistiche d’Abruzzo. Non tutto si può comperare col denaro: è vero; l’antichità e la tradizione si acquistano, infatti, col coraggio della fedeltà ai propri borghi natii.

 

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