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Flash mob “della neve”: “Turismo bianco vivrà”

Anche Ovindoli aderisce a #PerChiSuonaLaMontagna. Via libera allo sci in zona gialla. Esperti preoccupati per varianti in Abruzzo-Umbria

“Ovindoli c’è! Il turismo bianco, in sicurezza, vivrà“.

Con queste parole il sindaco di Ovindoli e consigliere regionale della Lega, Simone Angelosante, commenta sui social il Flashmob #PerChiSuonaLaMontagna, iniziativa promossa dal Direttore di Sciare Magazine Marco di Marco, per un flash mob “della neve”.

#PerChiSuonaLaMontagna non ha colori politici, vuole rappresentare un segnale di rilancio e il simbolo di una montagna unita e compatta, da nord a sud, da est a ovest.

Intanto è arrivato il via libera alla riapertura degli impianti di sci dal 15 febbraio nelle zone gialle. Ma la possibilità che gli italiani possano tornare a sciare dipenderà da una delle prime scelte alle quali sarà chiamato il nuovo governo di Mario Draghi: revocare, o meno, il divieto di spostamento tra le Regioni.

Decisione sulla quale peserà anche l’andamento della curva epidemiologica, con gli esperti che già parlano di “un’inversione di tendenza” e si dicono preoccupati dell’impatto delle varianti del virus, soprattutto in Abruzzo e Umbria, come riporta l’Ansa.

Il divieto scadrà tra una settimana.

L’indicazione data dai tecnici al governo Conte era quella di proseguire con la misura almeno fino al 5 marzo, quando scadranno gli altri provvedimenti contenuti nel Dpcm. Indicazione arrivata sulla base di un ragionamento: si stanno esaurendo gli effetti delle chiusure natalizie e solo nelle prossime settimane si potranno vedere quelli legati al passaggio di quasi tutta l’Italia in zona gialla.

In presenza di un esecutivo dimissionario e con un nuovo premier incaricato, sottolineano fonti ministeriali, l’attuale governo si occuperà solo degli affari correnti e non deciderà nulla, tantomeno prenderà iniziative per quanto concerne decisioni che vanno ad incidere sulle libertà personali dei cittadini.

Il 15 febbraio sarà il nuovo governo a stabilire il percorso da seguire; in caso invece non dovesse essersi ancora insediato un esecutivo, il provvedimento decadrà.

Il dato certo è che la situazione resta ancora precaria.

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